"E' insolito e inconsueto. Si scherza con il catechismo e i santi ma in modo rispettoso". Così Renzo Arbore parla del film Il Pap'occhio (1980), suo esordio alla regia, che coinvolse tutti coloro che parteciparono al celebre programma tv “L'altra Domenica”, ideato e condotto dallo showman tra il 1976 e il 1979.
Dal 21 aprile, in occasione del trentennale del film, esce il dvd in versione restaurata e rimasterizzata, distribuito da 01 distribution. Tra gli extra, previsto anche lo speciale “Quel papocchio di 30 anni fa”, curato da Fabrizio Corallo per la regia di Luca Nannini, con le testimonianze di Isabella Rossellini, Luciano De Crescenzo, Le Sorelle Bandiera, Mariangela Melato, il giornalista Michele Serra e il direttore della fotografia Luciano Tovoli.
“All'epoca si faceva tutto con un po' di incoscienza. Non pensavo che il film sarebbe diventato un cult movie”, dice Renzo Arbore, oggi a Roma insieme a Corallo per la presentazione del dvd: “Fu il quinto incasso della stagione e vinse il prestigioso Biglietto d'oro attribuito dagli esercenti, ma fu presto tolto dalle sale e sequestrato con l'ingiusta accusa di vilipendio alla religione di stato, nonostante non fosse offensivo. Ricordo che Benigni si avvicinò al giudice dicendo ‘Arbore ha preso i soldi dal Vaticano per quanto il film è cattolico!'”. Satira di ieri, satira di oggi: “Al giorno d'oggi tutti fanno satira contro, Il Pap'occhio era invece un film per, che poggiava su un umorismo goliardico in cui si scherzava con i tabu - spiega ancora Arbore -. Ora regna un umorismo usa e getta, basato sull'attualità, mentre bisognerebbe rivalutare l'umorismo di qualità del passato, come quello di Raimondo Vianello, Sandra Mondaini e Ugo Tognazzi”.