Sono tre i film italiani che parteciperanno in concorso alla prima edizione di Cinema - Festa Internazionale di Roma, in programma dal 13 al 21 ottobre. In gara per il premio Marc'Aurelio l'opera prima L'aria salata diretta da Alessandro Angelini e interpretata da Giorgio Pasotti, il film documentario su Primo Levi diretto da Davide Ferrario e intitolato La strada di Levi e, già annunciato, il film di Francesca Comencini rifiutato dalla Mostra del Cinema di Venezia, A casa nostra con Valeria Golino e Luca Zingaretti. E sono tre anche gli italiani in ''Premiere'', la sezione glamour della neonata manifestazione capitolina e dedicata alle grandi anteprime: N di Paolo Virzì con Monica Bellucci e Daniel Auteuil, Uno su due di Eugenio Cappuccio con Fabio Volo e La sconosciuta, film che segna il ritorno al cinema di Giuseppe Tornatore a sei anni da Malena. Tra gli italiani in cartellone anche Viaggio segreto di Roberto Andò, come Evento speciale, e diversi documentari, tra i quali, quelli di Costanza Quatriglio Il mondo addosso, Corrado Guzzanti Fascisti su Marte e di Giovanna Taviani Ritorni. Il ricchissimo cartellone della prima edizione del festival è stato presentato questa mattina a Roma, alla presenza anche del sindaco della Capitale Walter Veltroni e dei presindenti della Provincia di Roma Enrico Gasbarra e della Regione Lazio Piero Marrazzo. Tra gli eventi di punta, oltre all'anteprima di Fur, il film biopic con Nicole Kidman scelto per inaugurare la Festa, anche l'atteso nuovo film di Martin Scorsese The Departed, L'imbroglio di Lasse Hallström con Richard Gere, The Prestige di Christopher Nolan, con Hugh Jackman, Christian Bale e Scarlett Johansson e The Namesake dell'indiana Mira Nair. Poche, per il momento, le star che hanno confermato la loro presenza: Nicole Kidman, Leonardo Di Caprio, Richard Gere, Viggo Mortensen e lo spagnolo Eduardo Noriega (per Alatriste in Premiere), Harvey Keitel (testimonial della retrospettiva dedicata all'Actors Studio) ed Harrison Ford, che il 20 ottobre consegnerà il premio al miglior agente e manager d'attori intitolato a Patricia McQueeney. Non mancheranno tuttavia le star di casa nostra a partire da Monica Bellucci, doppiamente presente con N di Virzì e La Concile de Pierre ispirato a un romanzo di Jean-Christophe Grangé. "Siamo molto soddisfatti del programma, nel quale spiccano caratteristiche di popolarità e soprattutto qualità" ha detto il presidente della manifestazione Goffredo Bettini, accompagnato dal direttore Giorgio Gosetti e dai responsabili delle varie sezioni Mario Sesti, Piera Detassis, Teresa Cavina e Gianluca Giannelli. 95 i titoli in cartellone, di cui 16 film in concorso e 24 opere prime. Grandi protagoniste saranno le donne: "Venti dei film disseminati in tutte le sezioni sono diretti da registe e quattro di questi sono in concorso.Un numero così elevato è un vero e proprio record ed è quello che fa la differenza tra la Festa di Roma e le altre manifestazioni" chiarisce Piera Detassis, che ha voluto anche porre l'accento sulla doppia presenza della Bellucci: "La vedremo completamente trasformata" ha assicurato. "Abbiamo fatto tutto il necessario per garantire il buono svolgimento della manifestazione - aggiunge Bettini - grandi schermi, un'acustica molto buona, servizi bancari e di ristorazione. L'unica cosa che su cui siamo meno sicuri è di come reagirà la città all'afflusso del pubblico. E' la prima edizione e non sappiamo cosa accadrà. Alla critica e alla stampa chiediamo un po' di clemenza. Saremo soddisfatti se alla fine avremo raggiunto almeno tre obiettivi: aver formato nuovo pubblico che ami il cinema, aver scoperto due o tre nuovi autori e aver portato più ricchezza alla città". Dell'altro ambizioso obiettivo della manifestazione parla Mario Sesti: "L'idea è di lavorare sugli attori come fece la cultura degli anni '50 sugli autori, per dimostrare come anche uno stile di recitazione possa contribuire all'evoluzione del linguaggio cinematografico". Da qui l'omaggio a Sean Connery, che riceverà il Marc'Aurelio alla carriera, e all'Actors Studio, nell'ambito del quale sarà organizzata una retrospettiva e una serie di workshop per giovani professionisti.  Quanto alla polemica con la Mostra del Cinema di Venezia, getta ancora acqua sul fuoco il sindaco Walter Veltroni: "Il cinema non è un panda da salvare, ma una grande risorsa. Venezia è stata una splendida Mostra e speriamo che anche Roma sia una bella Festa. Alla fine grazie a Venezia e a Roma per due mesi, nel nostro paese si sarà parlato di cinema. Per questo - ha concluso - si possono idealmente stringere la mano in una visione ricca di ottimismo per il futuro del cinema". Il sindaco ha quindi dato la parola a Isabella Rossellini, "crocevia tra Roma e Hollywood". "Sono contenta di festeggiare qui a Roma il compleanno di papà (Roberto, n.d.r.) che quest'anno avrebbe compiuto cento anni e avrebbe avuto quasi l'età del cinema" ha detto l'attrice. La Festa del Cinema si chiuderà con un mega-party per 2000 persone al Teatro 5 di Cinecittà e per l'occasione ci sarà un dj d'eccezione, Jovanotti.