(Cinematografo.it/Adnkronos) - "Nel paese che esprime una classe dirigente così volgare, omofoba e discriminatoria, non vogliamo mostrare né tanto meno promuovere il nostro film su temi delicati come l'omosessualità e il conflitto di coscienza tra ebrei e tedeschi sulla memoria dell'Olocausto". Lo dicono Eytan Fox e Gal Uchovsky, rispettivamente regista e sceneggiatore di Camminando sull'acqua, in risposta alle dichiarazioni del ministro per gli italiani all'estero Mirko Tremaglia. I due hanno deciso di non far uscire il film in Italia dopo aver letto le dichiarazioni di Tremaglia in seguito al caso Buttiglione. L'uscita del film (distribuito da Teodora) era prevista per il 12 novembre e lo stesso regista era atteso in Italia nei giorni 28 e 29 ottobre. Il film, presentato al recente Festival di Berlino nella sezione "Panorama", racconta la storia di Eyal, uno zelante agente del Mossad, i cui genitori sono sopravvissuti all'Olocausto, incaricato di ritrovare un ex ufficiale nazista, Alfred Himmelman. Nella sua ricerca l'uomo scopre diverse verità inaspettate tra cui l'omosessualità del nipote del vecchio ufficiale.