Sfumature di verità, il film sceneggiato e diretto da Liana Marabini vuole essere un omaggio alla realtà storica, raccontando quanto fece il papa Pio XII per salvare gli ebrei durante l'ultima guerra. In questo senso il film si pone sulla scia dei difensori di Pacelli, la cui “legenda nera” tarda a diminuire, come dimostra l'ostilità ancor oggi di parte del mondo israelitico nei suoi confronti. Il papa avrebbe salvato circa 800mil ebrei, ma la Fondazione Museo della Shoah sostiene che si tratta di un falso storico. La regista racconta la realtà emersa dagli ultimi studi attraverso l'indagine di un giornalista ebreo americano, diffidente nei confronti di Pacelli, che in Italia ed in Israele incontra storci e testimoni che lo convincono dell'eroismo del Pontefice.
Destreggiarsi tra storia, fiction e agiografia è impresa assai ardua e il film lo dimostra, non sfruttando in pieno le capacità di un notevole cast attoriale, con Christopher Lambert, Giancarlo Giannini, Remo Girone, Gedeon Burkhard ed appare volenteroso ma anche troppo semplice sia nei dialoghi, che accennano a “sfumature di verità storica”, sia nella fotografia che nella musica.
Certo favorevole alla riabilitazione di Pacelli, il lavoro della regista è uno degli sforzi – si pensi alla fiction della LuxVide - di far conoscere il “vero” Pio XII al vasto pubblico, ma il risultato appare, purtroppo, modesto.