“Il film d'esordio è il più bello di un regista”, con queste parole di Francesco Bruni, autore della pellicola premiata nella scorsa edizione del festival di Venezia, Scialla!, si conclude la seconda giornata della Terza Edizione del Vittorio Veneto Film Festival presieduto da Elisa Marchesini e organizzato dall'associazione “400 colpi” che vede come assoluti protagonisti migliaia di ragazzi suddivisi nelle varie sedi del festival.
Una giornata ricca di eventi e di proiezioni: A Pas De Loup del regista Olivier Ringer e Koko i Duhovi del regista Daniel Kusan rispettivamente della fascia Santa Augusta e della fascia Monte Baldo. Les Geants di Bouli Lanners sempre per la fascia Monte Baldo verrà proiettato insieme a Krokodyle di Stefano Bessoni, unico film italiano in concorso, al Teatro Ponte appartenente alla fascia Pizzoc.
Poi spazio agli incontri: il primo con Toni Williamson è stato un interessante dialogo con i ragazzi sulla difficoltà di lavorare in tv e sulle modalità di approccio verso i vari casting. La Williamson è impegnata a lavorare ad una serie investigativa sul cibo britannico e ad un documentario che si sviluppa sul dietro le quinte della vita di otto modelle.
Mehdi Mahdloo, secondo intervistato del pomeriggio, ha affrontato le difficoltà che un giovane attore incontra sul suo cammino per affermarsi: “Quello dell'attore è un mestiere, non bisogna pensare alla fama o ai soldi, bisogna pensare alla recitazione perseverando nonostante le difficoltà”.
A parlare di doppiaggio è stato il terzo ospite Nissem Riccardo Onorato, che ha raccontato ai giovani ragazzi in sala la sua carriera di doppiatore. Del suo mestiere ha evidenziato le varie difficoltà, ma soprattutto il fatto che si fonda su principi meritocratici. A seguire, l'intervento dell'attrice Karin Proia insieme al marito Raffaele Buranelli sulle problematiche del cinema indipendente in Italia. Oltre ad assistere alle proiezioni i ragazzi, componenti di una delle due giurie, partecipano attivamente al workshop di regia e montaggio condotto da Giuseppe Di Tommaso e al workshop di recitazione di Barbara Enrichi.