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Florence Delay in Processo a Giovanna d'Arco
È morta Florence Delay, una delle più note e apprezzate scrittrici francesi, membro dell’Académie Française. Nata il 19 marzo 1941 a Parigi, città in cui è morta ieri, 1 luglio, a 84 anni, autrice di romanzi come Minuit sur les jeux, Riche et légère e I miei portacenere e di commedie teatrali sul ciclo arturiano, traduttrice dallo spagnolo.
Florence Delay è legata al mondo del cinema per aver esordito a vent’anni nel ruolo della Pulzella d’Orléans in Processo a Giovanna d’Arco di Robert Bresson (1962), dove, per volere dei genitori, è accreditata con il cognome materno, Carrez.
“Bresson ammirava moltissimo Dreyer – ha raccontato Delay in un’intervista a Sense of Cinema – ma voleva fare qualcosa di nuovo: un film non su Giovanna ma sulle sue parole. Per lui il cuore del film era l’interrogatorio e il momento in cui l’imputata alza la testa verso il giudice. Non ha spiegato nulla ma voleva che sentissimo le parole, era convinto che una certa intonazione potesse distruggerne il significato”.
Delay ha rivelato che i suoi genitori non volevano che accettasse la proposta di Bresson, poiché ritenevano “che avesse una cattiva influenza sulle giovani donne a causa del suicidio di Nicole Ladmiral (attrice in Diario di un curato di campagna, ndr)”. Girato in sei settimane vicino Parigi, Processo a Giovanna d’Arco vinse il Premio speciale della giuria al Festival di Cannes.
Attrice in altre sporadiche occasioni, Delay è stata voce narrante nella versione francese del documentario Sans Soleil di Chris Marker (1983) ed è recentemente apparsa in un altro doc, L’amitié, (2022), in cui Alain Cavelier segue tre suoi collaboratori, compreso il produttore Maurice Bernart, che ha sposato Delay nel 2011.