Rumore bianco di Alberto Fasulo ha vinto il massimo riconoscimento della settima edizione di Ischia Film Festival, diretto da Michelangelo Messina. La giuria composta dalla sceneggiatrice Carlotta Ercolino, il produttore tedesco Andreas Eicher e il critico Federico Pontiggia ha premiato il documentario con protagonista il fiume Tagliamento, dove la vita emerge da ogni singola inquadratura, con la motivazione: "Rumore Bianco è opera sensibile e ambiziosa che travolge la tradizione bucolica, invertendo le gerarchie tra uomo e paesaggio, primo piano e sfondo. Un'accorata sinfonia audiovisiva che celebra la magia della Natura e la memoria degli elementi".
Miglior cortometraggio è stato giudicato Microfisica di Joan Carlos Martorell, storia di un giovane ingegnere aeronautico di Barcellona che si reca a Chicago per un colloquio di lavoro, con la motivazione: "Frammenti di un discorso amoroso: da Barcellona a Chicago, il regista insegue l'amore. Senza timore di perderlo, con stile solido e interpreti ispirati". Due le menzioni speciali: Northern Light del giovane regista russo Sergeji Loznitsa tra i documentari e La preda di Francesco Apice tra i corti.
Per la sezione Location negata, dedicata alle opere che raccontano lo scempio di un territorio e la violazione dei diritti umani, il premio è andato a The Blood of Kouan Kouan, sull'inquinamento petrolifero provocato dalla Texaco nelle foreste tropicali dell'Amazzonia.
Accanto al Ciak di Corallo ad Abel Ferrara, gli altri premi della settima edizione dell'Ischia Film Festival sono andati a Edoardo Winspeare, miglior regista per Galantuomini, Lino Fiorito, miglior scenografo per Il Divo, e Marc Forster, Foreign Award per Quantum of Solace.