In origine era un corto (Surly Squirrel), poi la ToonBox Entertainment ha deciso di "ingrandire" l'operazione, affidando sempre a Peter Lepeniotis la regia del lungometraggio. Ambientato a New York nel 1959 ("per sfruttare a pieno l'accattivante design dell'epoca", dice il regista), Nut Job racconta la frenetica avventura dello scoiattolo Spocchia che, insieme ai suoi amici roditori, dovrà escogitare un piano perfetto per svaligiare Noceland, un fornitissimo negozio di noci, nocciole e noccioline e assicurarsi così la scorta per il prossimo inverno. Naturalmente, sarà più facile a dirsi che a farsi...
Certe volte ci si può accontentare anche di film d'animazione così: i più piccini sapranno divertirsi grazie alle trovate slapstick e allo sviluppo del personaggio protagonista, da furfante avido ed egoista a scoiattolo maturo e sensibile, in grado di anteporre i bisogni del gruppo ai suoi. I più smaliziati, certo, non avranno difficoltà ad accorgersi che non si tratta del "solito", perfetto, cartoon targato Disney (Pixar), DreamWorks o Blue Sky Studios, ma gli elementi per intrattenere il pubblico dei giovanissimi non mancano (ad iniziare dalle tante figure di contorno), come le strizzatine d'occhio a spettatori più cinephilés, al netto di qualche momento un po' meno frizzante e di una scelta bidimensionale che al giorno d'oggi potrà sembrare sì "arcaica", ma che - in un'epoca in cui soprattutto l'animazione sembra non poter fare a meno del 3D - riesce ad avvicinare anche quei bimbi che ancora non possono inforcare gli occhiali per le visioni tridimensionali.