Quattro ventenni s'incontrano nella clinica privata Villa Angelica, accompagnati dai genitori: Mattia è narcolettico, Augusto internet dipendente, Leonardo ossessivo compulsivo, Guglielmo affetto da sindrome di Tourette. Devono sottoporsi a un periodo di cure ma all'improvviso decidono di scappare.
“Lo spunto mi è venuto parlando con un amico che fa il volontario in una clinica specializzata nelle malattie descritte – dichiara Luigi Cecinelli spiegando l'idea alla base di Niente può fermarci, il suo film di debutto in uscita in 160 copie per 01 a partire dal 13 giugno - . In più conosco una persona con la sindrome di Tourette che si è affermato professionalmente come fotografo. Mi piaceva portare in primo piano queste diversità calate nella naturale esuberanza giovanile e in un clima costruito sulle suggestioni della commedia leggera italiana. Insieme al cosceneggiatore Ivan Silvestrini, abbiamo cercato di portare avanti una riflessione seria sulla malattia: talvolta è solo nella mente di chi la osserva, e il malato è una persona sempre e comunque in grado di stupirti”.
Se Cecinelli arriva all'esordio dopo un lungo apprendistato nel corto e nei video musicali, il film risulta una importante occasione d'incontro sotto il profilo generazionale. Nel cast, accanto ai “giovani” Vittorio E. Propizio (Natale a Rio), Federico Costantini (Cardiofitness), Vincenzo Alfieri (Manuale d'amore 3), Guglielmo Amendola (al primo film) troviamo nel ruolo dei genitori Massimo Ghini, Gian Marco Tognazzi, Paolo Lombardi e Serena Autieri.
Una bella spinta, per generale ammissione, arriva dal cameo di Gerard Depardieu. Tutti concordi nel sottolineare che l'argomento portante del copione, tra ironia, divertimento e belle location, è quello della responsabilità, che accomuna genitori, figli, istituzioni.