E' stata presentata questa mattina a Milano la prossima edizione del Festival di Locarno, la numero 63, in programma nella cittadina svizzera dal 4 al 14 agosto. "Tematiche forti e innovative", questa la mission del nuovo direttore artistico Olivier Père, che per il suo primo mandato punta su un "festival che acquisisca una vera e propria forza di intervento sul cinema, accelerando o favorendo il riconoscimento di un regista, o la comparsa di un paese nella geografia del cinema contemporaneo". Geografia in cui rientra anche l'Italia, che torna in concorso dopo l'assenza del 2009 con Pietro di Daniele Gaglianone e fuori competizione il doc di Franco Maresco Io sono Tony Scott. La storia del più grande clarinettista del jazz. Nella sezione "Pardi di domani", dedicata ai corti e ai mediometraggi, figura poi La Diarchia di Ferdinando Cito Filomarino, interpretato da Riccardo Scamarcio, mentre il corto di Valeria Golino, Armandino e il Madre è fuori concorso. All'attrice Chiara Mastroianni (protagonista del film in concorso Homme au bain di Christophe Honoré) viene assegnato l'Excellence Award, mentre a Corso Salani (morto lo scorso 16 giugno) è dedicato il ricordo del festival, che nel 2007 gli conferì il premio "Cineasti del Presente" per Imatra e quest'anno presenta altri due lavori del regista, Gli occhi stanchi e I casi della vita.
Grande, come sempre, l'attenzione verso le cinematografie europee (in particolare quella rumena, presente in concorso con due titoli) ma anche l'interesse per il cinema americano, soprattutto indie: dopo 500 giorni insieme presentato l'anno scorso, si replica con un'altra commedia romantica (anche se anagraficamente più "matura"), Cyrus, interpretata da Marisa Tomei e John C. Reilly. All'attore, uno dei simboli del panorama indipendente USA, è dedicato anche un omaggio speciale. E i tributi non finiscono qui: due i pardi d'onore, al maestro del cinema svizzero Alain Tanner e al cinese Jia Zhang-ke.