Era il 27 gennaio 1945 quando le truppe dell'Armata Rossa, entrando ad Auschwitz, svelarono al mondo le atrocità del genocidio nazista. Dal luglio del 2000 il governo italiano ha aderito alla proposta internazionale di dichiarare questa data come “giorno della memoria”, per ricordare sempre le vittime dell'Olocausto nazista e del fascismo. La televisione è pronta ad accendere i riflettori sulla memoria con film, documentari e testimonianze. Si parte con l'appuntamento con “La Storia siamo Noi”, che propone alle 8.15 su Raitre “Fabbriche della morte”, incentrato sugli arresti di decine di migliaia di ebrei avvenuti nel luglio del 1942. Su Raiuno diretta alle 12.10 del discorso di Elie Diesel, in prima serata il film di Alberto Negrin Mi ricordo di Anna Frank, liberamente ispirato all'omonimo libro di Alison Leslie Gold: nel cast Rosabell Laurenti Sellers, Emilio Solfrizzi e Moni Ovadia.
Si continua poi con 50 italiani, il documentario di Flaminia Lubin sui due fascisti che salvarono cinquanta mila ebrei. Mediaset affida il suo ricordo a Il Pianista di Roman Polanski in prima serata su Retequattro. A seguire Il giorno della Shoah, una prima visione interessante di Pasquale Squitieri: Alberto, interpretato da Giorgio Albertazzi, decide con la moglie Ester (Claudia Cardinale) di tornare dopo il terremoto in Abruzzo, sperando di ritrovare una famiglia di ebrei che era riuscito a salvare dai Nazisti. La7 propone alle 14 il film Tv Fuga da Sobibor di Jack Gold, che racconta la fuga da un campo di concentramento polacco di centinaia di ebrei. Poi il documentario The Sworn To Secrecy - Il segreto dell'Olocausto e alle 18.00 Train de vie del regista Radu Mihaileanu. Il satellite si allinea con la televisione generalista con una serie di film d'autore: Sky Cinema 1 presenta Il bambino con il pigiama a righe di Mark Herman, Il Diario di Anna Frank prodotto dalla BBC e Il falsario. Su Cult va segnalato La rosa bianca (Orso d'argento a Berlino) mentre su MGM va in onda Exodus di Otto Preminger.
L'offerta televisiva ovviamente non si ferma qui ma continua in una serie di innumerevoli appuntamenti sul digitale terrestre e su IPTV. Il piccolo schermo, accusato più volte di piegarsi alle dinamiche degli ascolti, ha dato un forte segnale contrario e ancora una volta dimostra il suo potenziale educativo. Peccato che per vedere una serie di proposte come quelle sopra elencate si debba aspettare “il giorno della memoria”. Cattiva maestra o dirigenti poco coraggiosi?