No a Sokurov, sì a Mikhalkov. E' destinata ad alimentare polemiche la decisione presa dalla commissione russa - 5 membri su 8 a favore - di presentare come proprio candidato agli Oscar Burnt by the sun 3 di Mikhalkov, terzo e ultimo film della trilogia de Sole ingannatore: non solo il film di Mikhalkov è stato un fiasco clamoroso in patria (1 milione e mezzo di dollari incassati in un mese), ma ha avuto la meglio sul Faust di Sokurov, fresco Leone d'Oro a Venezia.
Intanto continuano a fioccare dagli altri paesi i propri candidati, in attesa che anche l'Italia scelga il suo. Ricordiamo brevemente i principali: Una separazione di Farhadi (Iran), Miracolo a Le Havre di Kaurismäki (Finlandia), Attenberg della Tsangari (Grecia), Where Do We Go Now? della Labaki (Libano), The Turin Horse di Tarr (Ungheria), Pina 3D di Wenders (Germania), As If I Am Not There di Juanita Wilson (Irlanda), La guerre est déclarée di Valérie Donzelli (Francia).