Diverse storie s'intrecciano in una città-simbolo italiana (Torino, ma non viene detto): Leo (valerio Mastandrea) è un idraulico che deve sbarcare il lunario, crescere i due figli e sopperire alla presenza/assenza di una moglie e madre "distratta" (Claudia Gerini). Diana (Alba Rohrwacher) è un'artista squattrinata che fatica a pagare l'affitto. Il suo padrone di casa è Amanzio (Giuseppe Battiston), un moralista che ha lasciato il lavoro per uno stile di vita diverso. Amanzio conosce Elia (Luca Dirodi), tipo strambo forse più di lui. Diana incontra Elio nello studio di un avvocato truffaldino, Malaffanno (Luca Zingaretti). Sopra le loro vicende si ergono le statue degli eroi del tricolore: Garibaldi, Verdi, Leopardi...è Il comandante e la cicogna, nuovo film di Silvio Soldini, che dopo Giorni e nuvole e Cosa voglio di più aggiunge un ulteriore tassello al suo personale puzzle nazionale. Non tutti i pezzi tornano. Cast di prim'ordine e amara ironia, da giovedì in sala. Al suo fianco un altro italiano, noto all'estero quanto lo è da noi: Iginio Straffi. Il padre delle Winx alza il tiro (stavolta gli interessa la Roma imperiale) ma mantiene il target (il pubblico dell'animazione). I suoi Gladiatori di Roma non parlano latino ma la lingua dei piccoli, chiamati a divertirsi con le scorribande del giovane protagonista più che con i riferimenti storici: Timo, rimasto orfano dopo l'eruzione del Vesuvio a Pompei, viene cresciuto dal generale Chirone nell'Accademia dei gladiatori più famosa dell'antica Roma. Anziché esercitarsi nella lotta, però, preferisce spassarsela con gli amici Ciccius e Mauritius, finché non incontra la bella Lucilla. Così, pur di conquistare il cuore della ragazza, sarà disposto ad accettare estenuanti addestramenti per dimostrarle di essere il più valoroso gladiatore.
Si cambia nettamente registro con Cogan - Killing Them Softly, film in cui Brad Pitt ritrova in regia Andrew Dominik, che lo aveva già diretto ne L'assassinio di Jesse James. Dal vecchio west all'America dell'era Obama (siamo nel 2008), dai leggendari banditi ai sicari di oggi: Jackie Cogan, un killer professionista, viene ingaggiato per rintracciare tre ragazzi sbandati che hanno messo a segno una rapina durante una partita di poker organizzata dalla mafia, che ha provocato il collasso dell'economia criminale locale. Il film era stato presentato al 65° Festival di Cannes.
Era invece al Festival di Roma 2010 - Sezione Alice nella Città - Le migliori cose del mondo di Laís Bodanzky, ambientato in un liceo della buona borghesia di San Paolo, dove il quindicenne Mano vive una una serie di stravolgimenti esistenziali che cambieranno per sempre il suo modo di vedere le cose.
Infine due film sulle nozze: dal regista de Il diavolo veste Prada David Frankel il dramedy con Meryl Streep e Tommy Lee Jones, Il matrimonio che vorrei, storia di una coppia in crisi che cerca di rimettere insieme i cocci della loro relazione attraverso la terapia; e la commedia The Wedding Party, incentrato su uno scabroso addio al nubilato organizzato da tre scatenatissime amiche della sposa. Con Kirsten Dunst.