"Più che voler fare un sequel di Vado a vivere da solo è stato il bel ricordo del successo di quel film a convincermi: insieme allo sceneggiatore Gino Capone, poi, abbiamo voluto contestualizzare alla realtà odierna quello che trent'anni fa succedeva con i ragazzi che volevano andare via da casa. Il divorzio è ormai un fenomeno sociale e con un tocco di leggerezza e umorismo abbiamo cercato di rappresentare quello che avviene in molte famiglie di oggi". Così Jerry Calà spiega il perché di Torno a vivere da solo, nelle sale dal 5 dicembre con circa 200 copie per Eagle Pictures, da lui scritto diretto e interpretato ventisei anni dopo il cult di Marco Risi che, di fatto, gli diede la piena notorietà cinematografica.
Giacomo (Calà) è un agente immobiliare, sposato con Francesca (Tosca D'Aquino), napoletana trapiantata a Milano, e padre di due figli che nemmeno lo salutano quando rientra dal lavoro. Decide pertanto di mollare tutto e tornare a vivere da solo, nel vecchio loft abitato anni prima, con tanto di tavoletta del water collegata al juke-box. Non sarà facile, ma con l'aiuto del collega omosessuale (Iacchetti) e il giro di conoscenze di persone nella sua stessa situazione (tra cui spicca Don Johnson, nel film separato da Eva Henger), finirà per "sopravvivere" trovando anche il modo di risolvere i problemi dei suoi cari, su tutti il papà interpretato da Paolo Villaggio.
"Credo sia il mio film della maturità, dove pur continuando a far ridere cerco di ancorarmi alla realtà che ci circonda - dice Calà - e penso che oggigiorno siano molte di più le famiglie allargate: non a caso il film si apre e si chiude con Mara (Venier, con cui Calà è stato sposato, ndr), con la quale ancora oggi ho uno splendido rapporto. Se finisce l'amore, non vedo perché non debba esistere l'amicizia, e in questo modo tutti i momenti belli passati al fianco di una persona non andranno persi". Dello stesso avviso Eva Henger, sul set ancora insieme alla figlia Mercedes (nel film è la figlia di Calà) dopo Bastardi, ora compagna di Massimiliano Caroletti, produttore della pellicola, dal quale aspetta una bambina: "Il mio ex marito viene spesso a trovarci, e ogni anno si veste ancora da Babbo Natale durante le feste".