"C'è un Fellini prima, e uno dopo Il libro dei sogni", così Tullio Kezich alla presentazione del convegno internazionale di Rimini che comincerà a spulciare tra i centinaia di disegni realizzati dal grande maestro tra il 1960 e il 1982. Esponenti del mondo della cultura e dello spettacolo, critici cinematografici, iconologi, psicanalisti, dall'8 al 10 novembre si alterneranno in cattedra per tentare una prima complessiva valutazione del diario onirico felliniano che, a detta di Kezich e della Fondazione Fellini curatrice del simposio, riveste un'importanza capitale nella comprensione dell'opera del regista, tale da poterne rimettere in discussione gli approcci tradizionali. Confermata la presenza degli scrittori Ferdinando Camon e Marco Lodoli, psicoanalisti di fama internazionale come Bruce Sklarew e Massimo Recalcati, lo storico della letteratura Carlo Ossola, lo storico dell'arte Alberto Boatto, gli artisti Milo Manara e Carlo Maria Mariani, il giornalista Sergio Zavoli. Al termine dei lavori del convegno, presieduto dallo stesso Kezich, Pupi Avati, Presidente della Fondazione, consegnerà ad Ermanno Olmi il Premio Federico Fellini. Amico personale del regista romagnolo, "cineasta capace di mantenere la propria autonomia artistica per esprimere la sua originale concezione della vita e del mondo", l'autore de L'albero degli zoccoli e Centochiodi è il terzo a ricevere il prestigioso riconoscimento dopo Martin Scorsese nel 2005 e Roman Polanski nel 2006. Anche Olmi, che ha da poco annunciato di non voler più fare film di finzione per dedicarsi esclusivamente al cinema documentario, sarà tra i relatori della tre giorni riminese. A margine del convegno si aprirà l'8 novembre presso il Museo Fellini di Rimini la mostra fotografica Otto e mezzo a colori: cinquanta scatti (dei quali metà a colori per l'appunto) realizzati dal fotografo di scena Paul Ronald durante le riprese del capolavoro felliniano. Continuerà intanto fino al 7 novembre all'Auditorium Parco della Musica la Mostra dedicata proprio a Il libro dei sogni" di Fellini con oltre cento disegni in esposizione tratti dal diario. Domani ricorre il 14° anniversario della morte del maestro. Per ricordarlo serata speciale stasera al Cinema Fulgor di Rimini con la proiezione de I clowns, il più chapliniano dei film del regista, un'occasione per celebrare anche il trentesimo anniversario della scomparsa di Charlot. Attesi in sala i fratelli Colombaioni, i celebri clown di professione che parteciparono alla lavorazione del film.