"Nessuna competizione con altri festival italiani e internazionali, non vogliamo fare ombra a nessuno ma vogliamo dare il senso del fatto che Roma è la capitale del cinema come della fiction". Una frase secca per eliminare alla radice le polemiche, inevitabili, che grandi manifestazioni nascenti provocano. A pronunciarla è il direttore artistico del Roma Fiction Fest (2-7 luglio), Felice Laudadio. La manifestazione, che si dividerà tra la multisala Adriano, l'Auditorium della Conciliazione, la Casa del Cinema e, solo per "il mercato delle idee e dei progetti", alla Sala Alessandrina del Complesso Monumentale del Santo Spirito, si è presentata nella bellissima (e caldissima) cornice di Villa Alessandrini. "E' un impegno molto importante - sottolinea Piero Marrazzo, governatore della Regione Lazio, ente promotore e sostenitore della manifestazione - che nasce per chi fa la fiction e chi la ama. Nel Lazio 100.000 persone sono impegnate nel distretto dell'audiovisivo. E' un appuntamento che avrà riscontri artistici ed economici non indifferenti". Il programma, che verrà ufficializzato nella sua completezza il 12 giugno, è nutritissimo. La parte del leone, tra gli attori italiani, la fa Alessio Boni, con due anteprime mondiali. Le coproduzioni internazionali Caravaggio (di Angelo Longoni, fotografia di Vittorio Storaro e musica di Luis Bacalov) e Guerra e Pace, diretto da Robert Dornehlm e con, tra gli altri, Malcolm McDowell, Valentina Cervi e Violante Placido. Sarà proiettato, nella versione integrale di 7 ore nell'ultima notte del festival. Entrambi i lavori sono nella Sezione anteprime (Auditorium della conciliazione), non competitiva. Qui si potranno vedere anche The tudors, O' professore, con Sergio Castellitto, Side effects, miniserie di denuncia contro le multinazionali farmaceutiche, nonché le nuove serie di Lost, The Sopranos e Grey's Anatomy. La sezione Tv movies, competitiva, annovera già L'ultimo padrino di Marco Risi, in cui Michele Placido sarà Bernardo Provenzano, e due opere tedesche: il thriller Frozen e Cold summer, sulla drammatica notte del 1961 in cui si cominciò ad erigere il Muro di Berlino. Ricchissime anche le competizioni riguardanti miniserie e serial, con inediti, in prevalenza anglosassoni, tra cui gli attesi Doctor Who, Criminal Minds e Life on Mars. Non poteva mancare la fiction italiana, in cui i titoli ammessi, a dispetto delle polemiche delle ultime settimane, prevederanno le opere di tutti i network (Rai, Sky, Mediaset e La7) trasmessi tra il settembre 2006 e maggio 2007. Intelligente e interessante la scelta di selezionare una giuria di critici esclusivamente stranieri (le altre tre giurie saranno invece popolari, formate da 30 spettatori volontari scelti con l'aiuto di una società demoscopia e di Tv sorrisi e canzoni). I talents, che si conosceranno nel dettaglio in seguito, seguiranno un criterio preciso. "Vogliamo favorire - ha dichiarato il direttore - come avviene con le shooting star a Berlino - la conoscenza internazionale di giovani talenti affermati ma poco conosciuti fuori dai propri paesi". La sezione Comedy, non competitiva, si concentrerà tra il 5 e il 6 luglio sulla produzione più interessante e divertente, quella britannica da The league of gentleman a Suburban Shootout. La sezione "Pilots" invece vedrà la luce a maggio, quando Laudadio e il suo staff selezioneranno tra i 12 e i 15 "pilota" della produzione internazionale di fiction. La collaborazione con Univideo permetterà anche una sezione sulle anteprime delle "fiction in dvd". I tributi vedranno al centro tre registi cinematografici che, come Steven Spielberg, hanno saputo dare la loro impronta anche a questo linguaggio. Per ora annunciato il solo nome di Margarethe Von Trotta (di cui verranno proiettati 4 tv movies che hanno riscosso un successo enorme in Germania). Top secret i nomi degli altri due, di cui si conoscono solo le nazioni di provenienza: Gran Bretagna e Francia. La retrospettiva si terrà alla Casa del Cinema, a cura di Rai Teche, nella persona di Barbara Scaramucci e con la collaborazione di Francesca Nigro. Riguarderanno gli sceneggiati Rai ricavati dalla grande letteratura russa: 17 opere per circa 100 ore di proiezione. Non mancheranno le Master Classes, all'Auditorium della Conciliazione (1750 posti): saranno cinque personaggi di spicco a cui verrà anche assegnato il premio (come tutti quelli del festival in diamanti). Svelati i primi tre: la già citata Von Trotta, Andrea Camilleri e Ettore Bernabei. Di tutto di più, insomma. E ad ingresso libero. Sorprende la mancanza del patrocinio del Comune di Roma sul manifesto. "Nessun problema- corregge subito Laudadio - l'assenza del comune di Roma ha motivazioni esclusivamente legate a ritardi burocratici". Conclude con un'orgogliosa annotazione sui costi. "Per un festival così ci vorrebbero 10 milioni di euro, ma noi lo stiamo portando a termine con 4,5 perché tutti quelli che ci lavorano hanno professionalità e contatti non indifferenti. L'apporto è stato pubblico e privato". Si aprano le danze, allora, perché come dice il sottotitolo del festival "lo spettacolo sta per cominciare".