Si rinnova anche quest'anno la collaborazione tra la Fondazione Ente dello Spettacolo e il Festival Internazionale del Film di Roma (22 - 31 ottobre): in sinergia con gli interessi che il Festival esprime nel suo programma (la sezione Occhio sul Mondo con il Focus dedicato al Brasile), la Fondazione Ente dello Spettacolo organizza la rassegna L'uomo di Rio: Adolfo Celi e i ragazzi tornati dal Brasile, incentrata sull'attore italiano che per 15 anni è stato indiscusso protagonista della cultura brasiliana e sulle figure di altri nostri artisti, come Fabio Carpi e Luciano Salce, "italiani do Brasil".

Dal 23 al 30 ottobre, nelle sale Caravaggio, Cinema Teatro 33 e Barbarigo, saranno proiettati Proibito rubare, Emigrantes, Caiçara, Tico-Tico no fubà, L'alibi, Sinhà Moça, la dea bianca, Floradas na Serra e Adolfo Celi: un uomo per due culture, documentario realizzato dal figlio Leonardo nel 2006.

Con gli occhi di un bambino

Accanto alla rassegna, e sempre con un'attenzione speciale al Brasile, la Fondazione Ente dello Spettacolo propone la mostra fotografica "Con gli occhi di un bambino", allestita presso il cinema Barbarigo. Il destino degli indios amazzoni Yanomami oggi non è più segnato da malattie, inquinamento, deforestazione grazie al sostegno dell'8x1000 della Chiesa cattolica. Un miglioramento testimoniato dalle foto scattate da bambine e bambini Yanomami, tra i 5 e i 14 anni, cui è stato chiesto di documentare una giornata della loro vita.

L'attimo neorealista

Inoltre la Fondazione Ente dello Spettacolo durante il Festival Internazionale del Film di Roma, ripropone l'esposizione L'attimo neorealista. Fotogrammi 1941-1952, ospitata presso l'Istituto Superiore di Fotografia e Comunicazione Integrata di Roma. È una mostra itinerante, organizzata dalla Fondazione Ente dello Spettacolo nel 2007 in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia, Cineteca Nazionale e presentata con grande successo durante la scorsa edizione del Festival Internazionale del Film di Roma. L'esposizione si compone di 84 fotografie che ritraggono momenti di grande intensità tratti da 32 pellicole, scelte fra le più importanti opere del Neorealismo e fra alcuni dei film che ne anticiparono l'avvento (di qui l'arretramento al 1941 della data di partenza della selezione), e il suo elemento distintivo è quello di essere composta esclusivamente di fotogrammi estrapolati dalle pellicole, non quindi fotografie di scena ma veri e propri istanti dei film. È una scelta resa possibile dalla collaborazione con la Cineteca Nazionale e nata dalla volontà di fornire una testimonianza significativa di uno dei momenti più alti della cinematografia italiana e mondiale, quel Neorealismo che seppe raccontare come nessun altro la tragica realtà di un Paese devastato dal secondo conflitto mondiale e di una popolazione ridotta allo stremo, ma anche la grande umanità e volontà di riscatto che il popolo italiano seppe dimostrare.