E' morto Raimondo Vianello. L'attore e celebre conduttore tv, tra i volti più noti del piccolo schermo italiano insieme alla moglie Sandra Mondaini, avrebbe compiuto 88 anni il 7 maggio. Gli inizi con il teatro di rivista, poi il salto al grande schermo nel 1947 con I due orfanelli, al fianco di Totò, diretto da Mario Mattoli, regista con il quale in seguito ha lavorato altre 8 volte (Fifa e arena, Totò Sceicco, Cinque poveri in automobile, Non perdiamo la testa, Guardatele ma non toccatele, Sua Eccellenza si fermò a mangiare, Maciste contro Ercole nella valle dei guai, 5 marines per 100 ragazze). Nei primi anni '50, poi, dà il via al fortunato sodalizio con Ugo Tognazzi: insieme sul set, tra gli altri, di Café Chantant, L'amore in città, Ridere! Ridere! Ridere!, Assi alla ribalta, La moglie è uguale per tutti, Non perdiamo la testa e La cambiale), i due attori raggiungono la fama grazie al programma tv "Un due tre" per la regia di Mario Landi, in onda sulla RAI per sei stagioni (dal '54 al '59). Nel 1962 sposa Sandra Mondaini, conosciuta 4 anni prima, e con lei formerà una delle coppie più longeve della storia dello spettacolo italiano (celebri i format tv "Sandra e Raimondo Show", "Casa Vianello", "Cascina Vianello" e, nel 2008, "Crociera Vianello"). Dal 1970 al 1982, infine, Raimondo Vianello ha collaborato anche alla stesura di molte sceneggiature per il cinema, soprattutto per Steno: Il trapianto, Il vichingo venuto dal Sud, Il terrore con gli occhi storti, L'uccello migratore e Fico d'India