(Cinematografo.it/Adnkronos) - Un concorso per giovani talenti "rigorosamente" romani. Cantanti, autori, compositori, cantautori e poeti in gara che, a colpi di vernacolo, si contenderanno i quattro premi dell'Ottobrata romana. Il concorso, di cui oggi è stata presentata la prima edizione, è nato da un'idea dell'associazione culturale "Roma ieri e oggi" ed è realizzata in collaborazione con Rai Trade, con il contributo della regione Lazio e il patrocinio del comune- assessorato alle Politiche Culturali. La manifestazione è divisa in quattro sezioni riservate ai cantanti, ai cantautori, agli autori e compositori, ai poeti. Gli artisti potranno presentare brani e opere inedite, scritte in vernacolo, o rivisitare le testimonianze della grande tradizione romanesca. L'evento si svolge in due fasi: durante la prima, una commissione di esperti guidata dal presidente dell'associazione Massimo Bizzarri e dal direttore artistico della manifestazione Pino Marcucci esaminerà tutto il materiale, mentre durante la seconda fase la Commissione convocherà gli artisti prescelti per un colloquio o un'esibizione dal vivo. Il 4, 5 e 6 novembre si svolgeranno tre serate-evento, in cui la giuria composta dall'etoile Laura Comi, dal tenore Vincenzo La Scola, dal regista e attore Riccardo Reim, dall'attrice Simona Marchini e dal direttore artistico dell'Ottobrata romana Pino Marcucci, sceglieranno i quattro vincitori. Gli spettacoli si svolgeranno al Teatro Tiberino di Roma, nel cuore di Trastevere. Un teatro voluto dalla regina Cristina di Svezia nel XVII secolo e dove si "respira" da oltre quarant'anni la tradizione dell'arte romanesca più autentica. Ai vincitori saranno assegnati premi in denaro per un valore di 1000 euro per ciascuno e quattro targhe intitolate a Gabriella Ferri, Fiorenzo Fiorentini, Alberto Sordi, Claudio Villa. "Manifestazioni come questa hanno un valore intrinseco particolare - ha detto Rosella Bennati dell'assessorato alle Politiche culturali del Comune -. Il dialetto è una forma necessaria di espressione quanto la musica e l'idea di far emergere giovani talenti nascosti rappresenta un'operazione culturale importante quasi quanto il restauro di un'opera d'arte". "L'Ottobrata romana nasce dall'esigenza di un recupero serio e forte della romanità, della tradizione e della storia della nostra città - ha spiegato Marcucci - pensiamo per esempio al Festival della canzone romanesca degli anni '50 e '60 e a quanto di nuovo e di vivo si agita anche oggi nel sottobosco della cultura metropolitana".