Avrebbe compiuto 83 anni il prossimo 5 aprile, Enzo Cannavale. Attore del teatro napoletano e di innumerevoli commedie anni '70 - '80 per il grande schermo, Cannavale è morto questa mattina. Nato a Castellammare di Stabia, esordisce al cinema (non accreditato) nel 1949 per Yvonne la Nuit di Giuseppe Amato. Solamente dieci anni più tardi, nel 1959, Eduardo De Filippo lo dirige nella trasposizione televisiva di Sogno di una notte di mezza sbornia e quattro anni dopo in Peppino Girella. Lavora in quegli anni con Nanni Loy (Le quattro giornate di Napoli, 1962), Dino Risi (Operazione San Gennaro, 1966), Francesco Rosi (C'era una volta, 1967), Steno (Cose di Cosa Nostra, 1971) Nino Manfredi (Per grazia ricevuta, 1971) Carlo Lizzani (Roma bene, 1971), Alberto Lattuada (Bianco, rosso e...) e, non accreditato, con Pietro Germi (Alfredo, Alfredo, 1972). La notorietà arriverà però grazie al personaggio del brigadiere Caputo, al fianco di Bud Spencer, nella saga inaugurata da Piedone lo sbirro nel 1973. Come celebri rimarranno i molteplici duetti con Bombolo (Franco Lechner), sia nei vari poliziotteschi interpretati da Tomas Milian (da Squadra antimafia a Delitto del ristorante cinese) sia nelle tante commedie scollacciate di fine anni '70 - inizi anni '80, come Tutta da scoprire di Giuliano Carnimeo, La settimana al mare e Una vacanza del cactus di Mariano Laurenti. Con il quale, sempre insieme a Bombolo, partecipò ai due film interpretati da Nino D'Angelo, Un jeans e una maglietta e La discoteca, entrambi del 1983. Cinque anni dopo, nel 1988, Giuseppe Tornatore gli affida il ruolo di Spaccafico in Nuovo cinema Paradiso, che vinse l'Oscar per il miglior film straniero.