(Cinematografo.it/Adnkronos) - Il regista americano Delbert Mann, Premio Oscar per Marty, vita di un timido (1955), interpretato da Ernest Borgnine, è morto domenica sera, in seguito ad una polmonite, in un ospedale di Los Angeles. Aveva 87 anni e l'annuncio della scomparsa è stato dato dal figlio Fred. Considerato uno dei primi registi della stagione d'oro della televisione americana, Delbert Mann iniziò la carriera proprio con il piccolo schermo e nel 1955 il suo esordio cinematografico gli valse la prestigiosa statuetta dell'Oscar. Il film Marty è la riduzione di un dramma televisivo di Paddy Chayefsky e considerato all'epoca come esempio di Neorealismo americano, ricevette altre tre statuette dell'Oscar (attore protagonista, sceneggiatura e miglior film), oltre al Gran Premio della giuria del Festival di Cannes. Tra il 1949 e il 1955, Mann diresse oltre cento sceneggiati televisivi. Dopo il successo come regista cinematografico, preferì dedicarsi principalmente al grande schermo. Tra i suoi numerosi film figurano La notte dello scapolo (1957), Tavole separate (1958), Nel mezzo della notte (1959), Il buio in cima alle scale (1960), Il visone sulla pelle (1962), commedia romantica interpretata da Cary Grant e Doris Day, Tre donne per uno scapolo (1964), Una donna senza volto (1966). Nel 1971 diresse Il ribelle di Scozia, e negli anni successivi Casa per sempre (1977), Niente di nuovo sul fronte occidentale (1979) con Borgnine, Contesa fatale (1979), Fuga nella notte (1981), Luce nel buio (1984). Uno dei suoi ultimi film è stato A ferro e fuoco (1991). Nel 1969 Delbert Mann realizzò lo sceneggiato televisivo David Copperfield, con Laurence Olivier. Dal 1967 al 1971 il regista fu presidente del Directors Guild of America, ricevendo nel 2002 la nomina di membro onorario a vita.