Stroncato da un male incurabile, è morto ieri a Firenze Carlo Monni (Campi Bisenzio, 1943), 69 anni, celebre per la parte di Vitellozzo in Non ci resta che piangere di Massimo Troisi e Roberto Benigni. Proprio con quest'ultimo, Monni diede vita nel 1976 ad Onda libera, pseudo tv-pirata trasmessa da una stalla che "disturbava" la programmazione di Rai2. Due anni più tardi è la volta di Vita da Cioni, altro programma tv. Proprio in quell'anno, sempre al fianco di Benigni, prende parte a Berlinguer ti voglio bene di Giuseppe Bertolucci ed inizia a lavorare stabilmente nel cinema, scelto da numerosi e importanti registi: Marco Ferreri (Chiedo asilo, 1979, Storie di ordinaria follia, 1981), Sergio Citti (Il minestrone, 1981), ovviamente Benigni (Tu mi turbi, 1983, Non ci resta che piangere, 1984), Francesco Nuti (Casablanca, Casablanca, 1985, Caruso Pascoski di padre polacco, 1988, Caruso, zero in condotta, 2001), Mario Monicelli (Speriamo che sia femmina, 1985), Pupi Avati (Ultimo minuto, 1987), Tinto Brass (Snack Bar Budapest, 1988), Alessandro Benvenuti (Benvenuti in casa Gori, 1990, Zitti e mosca, 1991, Ritorno a casa Gori, 1996), Davide Ferrario (Tutti giù per terra, 1997), Paolo Virzì (N - Io e Napoleone, 2006), Francesco Patierno (Il mattino ha l'oro in bocca, 2008) e Giovanni Veronesi (Manuale d'amore 3, 2011).