SUPERFANTAGENIO

ITALIA 1986
Per guadagnare qualche dollaro, Al, ragazzetto di Miami, lavora presso un robivecchi della città. Un giorno, lucidando un'antica lampada che è stata ripescata in mare e venduta al suo principale, gli si materializza davanti agli occhi un uomo gigantesco che lo chiama padrone. A quanto lo sbalordito ragazzo apprende, questo "Genio della lampada" appare e scompare da oltre trecento anni. Basta un ordine... e con ciò Al, che vuol fare la prova, si ritrova a bordo di una Rolls Roys tutta rossa. Però comincia anche qualche guaio: un sergente di polizia (padre di una sua amichetta) pensa ad un furto e sequestra la macchina (ma il Genio pronto interviene e dell'auto eccone un secondo esemplare). Il Genio, più che un servo fedele, è ormai un amico ed un protettore. In città domina Monty Syracusa - un boss mafioso - i cui scagnozzi sono sempre in giro ad esigere esose tangenti e, in mancanza, a sfasciare arredi e pizzerie. Ma il Genio interviene e tutto torna improvvisamente a posto (compresa la casa dove Al vive con la madre, cameriera nel locale di Syracusa, e con il nonno, che con costui è in debito). L'aiuto del Genio si manifesta in mille modi: Al, che è un ragazzo piuttosto fragile, riesce a battere a pugni i compagni più arroganti, salva dalla sconfitta a pallacanestro la squadra della scuola e viene proclamato campione di sci acquatico, sempre grazie a quel gigante che lui solo vede, a meno che il Genio volontariamente non si materializzi anche per gli altri, perfino in veste di poliziotto cittadino. Una volta, però, il Genio finisce in carcere: egli ignora il proprio nome, non esiste test che di lui possa rivelare qualcosa e fa ammattire gli addetti alle indagini, i quali non sanno, tra l'altro, che il suo potere è solo diurno. E con ciò una mattina evapora tranquillamente dalle sbarre e salverà il ragazzo, sequestrato dalla banda di Syracusa e confinato con altri coetanei in una grande casa, in attesa di essere spedito anche lui in Australia. Ricomposto così il "duo", seguono altre avventure, poiché il capo della polizia, uomo potente e malvagio, ormai al corrente della faccenda della misteriosa lampada, vuole impossessarsene, distruggere le basi militari dell'Est e dell'Ovest, lasciandone indenne una sola - in Canada - per riservarla a sè stesso e ai propri scopi e con ciò dominare il mondo intero. Ma il Genio ha sempre operato soltanto a fin di bene e la lampada non è cedibile. Beffando i prepotenti, egli sale con Al su di un tappeto volante e se ne va con lui, trasformando gli aerei degli inseguitori in inoffensivi palloni colorati, per sorvolare infine le Bermude, nel cui mare Al lascia cadere la lampada fatale. Dopo vari secoli di onorato servizio, il Genio se ne va in pensione, accetta di diventare un uomo e di suonare il pianoforte nell'elegante locale di Syracusa, a suo tempo devastato nella lotta del Genio con la gente del boss ed ora di proprietà del nonno di Al, felicissimo per tante straordinarie avventure e per l'affetto del suo gigantesco amico.
SCHEDA FILM

Regia: Bruno Corbucci

Attori: Janet Agren, Raffaele Mottola, Umberto Raho, Diamy Spencer, Luca Venantini, Venantino Venantini, Julian Voloshin, Bud Spencer

Soggetto: Dardano Sacchetti, Elisa Livia Briganti

Sceneggiatura: Mario Amendola, Marcello Fondato, Bruno Corbucci

Fotografia: Silvano Ippoliti

Musiche: Fabio Frizzi

Montaggio: Daniele Alabiso

Altri titoli:

ALADDIN

Durata: 96

Colore: C

Genere: FANTASY

Specifiche tecniche: PANORAMICA A COLORI

Produzione: COMPAGNIA GENERALE, R.T.

Distribuzione: DLF - DOMOVIDEO

CRITICA
Una rilettura della fiaba di Aladino a misura (ovviamente extralarge) di Bud Spencer. Risultato modesto, con effetti speciali risibili e pochissima fantasia. Il pubblico più giovane, se ben disposto, si può accomodare. (Francesco Mininni, Magazine italiano tv)
Non è tra i migliori interpreti dal gigante buono Bud Spencer, questo filmetto di B. Corbucci, a metà strada tra il fantastico, l'avventura e la commedia. Spencer conduce il gioco, il bimbetto lo segue assai bene. (Laura e Morando Morandini, Telesette)