Stazione Termini

ITALIA 1953
Maria, giovane signora americana, arriva a Roma per trascorrere un periodo di tempo con sua sorella. Ha lasciato a Philadelphia il marito e la figlioletta. Quando conosce Gianni Doria, un insegnante italiano, però, si innamora pazzamente di lui e inizia una relazione con lui. Dopo un mese, in seguito a una telefonata dall'America, Maria decide di ripartire immediatamente. Gianni la insegue e la raggiunge alla stazione, chiedendole almeno una spiegazione. I due discutono a lungo e Maria, che aveva deciso di tornare da suo marito, sta per cedere alle insistenze di Gianni. Ma l'arrivo di suo nipote Paul le fornisce un pretesto per allontanarsi dall'amante e farsi forza. L'italiano, offeso, la schiaffeggia e se ne va per poi tornare sui suoi passi. I due amanti si ritrovano e si rifugiano in un vagone abbandonato. Lì vengono sorpresi da un frenatore che li porta entrambi al commissariato della Stazione. I due vengono rilasciati perché Maria, per evitare lo scandalo, dichiara al Commissario che partirà con il primo treno e non tornerà indietro. Gianni rimane solo e deluso e la guarda partire mentre lei gli giura amore eterno.
SCHEDA FILM

Regia: Vittorio De Sica

Attori: Jennifer Jones - Mary Forbes, Montgomery Clift - Gianni Doria, Gino Cervi - Il commissario, Dick Beymer - Paul, Paolo Stoppa - Commesso viaggiatore, Nando Bruno - Primo ferroviere, Enrico Glori - Brigadiere, Memmo Carotenuto - Il ladro Venturini, Clelia Matania - Una viaggiatrice con molti bambini, Enrico Viarisio - Signore allegro alle Poste, Giuseppe Porelli - Il viaggiatore galante, Oscar Blando - Secondo ferroviere, Maria Pia Casilio - La sposina abruzzese, Gigi Reder - Lo sposino abruzzese, Liliana Gerace - La siciliana partoriente, Attilio Torelli - L'emigrante siciliano, Pasquale De Filippo - Il signore derubato, Roberto Rai - Il frenatore, Charles Fawcett - Signore triste alle Poste, Mariolina Bovo - La biondina sul treno, Mimmo Poli - Il grassone, Amina Pirani Maggi - Signora del telegramma, Maria Teresa Paliani, Claudio Del Pino, Gino Anglani, Ciro Di Castro, Jean Mollier, Puccio Pintabona, Bill Barker, Giovanni Corporale, Marcella Genuino, Gino Passarelli, Vincenzo Milazzo

Soggetto: Cesare Zavattini

Sceneggiatura: Cesare Zavattini, Luigi Chiarini, Giorgio Prosperi, Truman Capote - dialoghi inglesi

Fotografia: G.R. Aldo, Sergio Bergamini - operatore, Giuseppe Tinelli - assistente operatore, Michele Cristiani - assistente operatore

Musiche: Alessandro Cicognini

Montaggio: Eraldo Da Roma

Scenografia: Virgilio Marchi

Costumi: Christian Dior - per Jennifer Jones, Alessandro Antonelli

Aiuto regia: Luisa Alessandri

Altri titoli:

Indiscretion of a American Wife

Durata: 93

Colore: B/N

Genere: DRAMMATICO

Produzione: VITTORIO DE SICA PRODUZIONI, MARCELLO GIROSI (ROMA) - DAVID O. SELZNICK STUDIO (USA)

Distribuzione: LUX FILM

CRITICA
"Il film, che comprende bellissime sequenze accusa tuttavia qualche squilibrio. Efficace l'interpretazione dei protagonisti". ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 33, 1953)

"Film commerciale? No, non si direbbe che De Sica sia sceso tanto in basso, al contrario, qui c'è lo sforzo di conservare ad ogni costo la propria dignità (non le aspirazioni artistiche, si capisce) e l'indubbia capacità di attuare questo proposito. Non è il caso di essere spietati con 'Stazione Termini', perché si commetterebbe un grossolano errore (...). Il film è stato visto anche come un esercizio di stile. (...) La situazione romantico-moralista trattata da De Sica, secondo i pochi convinti suggerimenti di ZAvattini, si inquadra in un certo senso (e dunque, supera di molto i confini dell'esercizio di stile) in quelle vaghe correnti cinematografiche e letterarie insieme, che si sono profilate da poco tempo in Italia e che appaiono (...) molto sensibili alla sfiducia e alla accorta debolezza di tanta parte della nostra borghesia". (Fernaldo Di Giammatteo, 'Rassegna del Film, maggio 1953)