Kean

ITALIA 1956
Edmund Kean, attore inglese degli inizi dell'Ottocento, è famoso per la sua arte di interprete geniale e per le sue intemperanze. Le sue doti non comuni di attore sembrano intimamente collegate alle sue passioni, ai suoi errori, ai suoi vizi. Amante del vino, prodigo, pieno di debiti, dongiovanni impenitente, Kean contende al principe di Galles, suo compagno di baldorie, l'amore della contessa Elena, la bella moglie dell'ambasciatore di Danimarca. Elena preferisce l'attore, e va spesso a trovarlo nel suo camerino. Una sera però, viene preceduta da Maria, la figlia di un ricco commerciante irlandese di formaggio, che crede di portata per il teatro e che è segretamente innamorata di Kean. Maria segue l'attore nelle sue scorribande notturne e lo scontro tra Kean e un giovane Lord, innamorato respinto di Maria, provoca una rissa in una bettola. Così Maria suscita la gelosia di Elena che comincia ad accettare la corte del principe di Galles. I capricci della prima attrice, che si rifiuta di recitare, portano Maria a debuttare a fianco di Kean nella parte di Desdemona. A causa della sua inesperienza, però, lo spettacolo si rivela un clamoroso insuccesso del quale si compiacciono Elena e il principe di Galles. Sul palcoscenico Kean inizia a inveire contro i due e con il suo istrionismo riesce a soggiogare il pubblico. Alla fine della recita, l'attore viene accusato di lesa maestà, mentre i creditori lo assalgono con le loro richieste. Tutto però si risolve felicemente: Kean, Elena e il principe tornano buoni amici, il pubblico entusiasta pagherà i creditori mediante una sottoscrizione e Kean ricambia l'amore della piccola Maria, che si propone di sposare.
SCHEDA FILM

Regia: Vittorio Gassman

Attori: Vittorio Gassman - Edmund Kean, Eleonora Rossi Drago - Contessa Elena Koefeld, Anna Maria Ferrero - Anna Damby, Helmut Dantine - Lord Mewill, Gérard Landry - Principe di Galles, Mario Carotenuto - Peter Patt, Cesco Baseggio - Salomon, Nerio Bernardi - Conte Koefeld, Bianca Maria Fabbri - Prima attrice, Dina Sassoli - Amy, Amedeo Girard - Bob, Pietro Tordi - Cochrane, Carlo Mazzarella - Dario, Valentina Cortese - Fanny (non accreditata, Maria Luisa Rolando, Nada Cortese, Winni Riva, Jean Mollier, Angelo Zanolli, Renato Terra Caizzi, Mario Passante, Ferruccio Stagni, Alberto Carloni, Claudio Perone, Bruno Smith, Massimo Burrelli, Roberta Benedetti, Armando Annuale, Hedda Linton

Soggetto: Alexandre Dumas padre - commedia, Jean-Paul Sartre - adattamento

Sceneggiatura: Suso Cecchi d'Amico, Francesco Rosi, Vittorio Gassman

Fotografia: Gianni Di Venanzo, Erico Menczer - operatore

Musiche: Roman Vlad

Montaggio: Enzo Alfonsi - non accreditato

Scenografia: Gianni Polidori

Arredamento: Giorgio Hermann

Costumi: Giulio Coltellacci, Jacques Lecocq, Marilù Carteny

Aiuto regia: Giulio Questi

Collaborazione alla regia: Francesco Rosi - direzione tecnica

Altri titoli:

Kean (genio e sregolatezza)

Genio e sregolatezza

Kean, genio e sregolatezza

Durata: 80

Colore: C

Genere: BIOGRAFICO

Specifiche tecniche: PANORAMICA EASTMANCOLOR

Tratto da: commedia omonima di Alexandre Dumas Padre

Produzione: FRANCO CRISTALDI PER VIDES CINEMATOGRAFICA, LUX FILM

Distribuzione: LUX FILM, VIDES, RICORDI VIDEO, VIVIVIDEO, PANARECORD

CRITICA
"Il film, desunto da una commedia di Dumas Padre, rimaneggiata da Sartre, può dirsi un connubio discretamente riuscito tra teatro e cinema. La realizzazione è accurata; il ruolo del protagonista si attaglia molto bene al temperamento e alle doti di Gassman; impagnata la recitazione degli altri interpreti. Buona la fotografia." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 41, 1957)

"(....) (Gassman) è riuscito a padroneggiare, con abilità rara per un debuttante, tutta la complessa materia pittorica e ambientale che il dramma comporta. E perché c'è questo afflato e questo sfondo non voglio stare a pesare troppo per il sottile le manchevolezze del film, le quali sono forse in definitiva più imputabili alla produzione che a lui, come la scelta assolutamente sbagliata delle due attrici principali (...)". (Filippo Sacchi, "Al cinema col lapis", Mondadori, 1958).