Ho solo fatto a pezzi mia moglie

Picking Up the Pieces

USA 2000
In un impeto di gelosia Tex, macellaio kosher di New York che vive in Arizona sotto la protezione del Governo Federale in quanto "pentito", uccide la moglie Candy che lo tradiva con lo sceriffo del luogo. Nel trasportare al confine con il Messico il cadavere della moglie fatto a pezzi, ne perde una mano. Una vecchia cieca del villaggio inciampa nella mano e miracolosamente riacquista la vista. Mentre in poco tempo nel villaggio arrivano migliaia di persone bisognose di miracoli, il prete preferisce tacere i suoi sospettti sull'origine della mano visti i vantaggi derivati alla comunità. Ma Tex vuole a tutti i costi recuperare la mano prima che lo sceriffo ne prenda le impronte digitali e scopra a chi appartiene.

TRAMA LUNGA
A New York Tex, delinquente pentito e ora macellaio, scoperto il tradimento della moglie, la uccide, taglia il corpo e parte verso il Messico. Lungo la strada i pezzi cadono, Tex li recupera tutti tranne uno, la mano. Una vecchietta cieca inciampa su questo arto, batte la testa e recupera la vista. Nel paesino di El Nino, nel New Mexico, subito si grida al miracolo. La mano viene recuperata e, messa sotto vetro, è esposta all'interno della locale parrocchia. Il parroco, che ha una relazione con Daisy, la prostituta del paese, è scettico sulla validità di queste guarigioni. Mentre arrivano tre inviati dal Vaticano, la notizia si è diffusa, e tutti i malati si mettono in fila per essere 'miracolati'. Intanto il poliziotto Bobo dà la caccia a Tex per arrestarlo, e Tex riesce a riprendersi la mano. Le guarigioni improvvisamente finiscono, e allora tutti assaltano Tex per fargli restituire l'arto. Gli affari legati alla mano riprendono in grande stile, Tex finisce in prigione, riesce ad uscire aiutato dalla moglie che gli appare all'improvviso, recupera ancora una volta la mano. Daisy va nel confessionale e dice al parroco che ora loro possono scappare insieme. La folla entra in chiesa, Bobo viene picchiato e costretto alla fuga. Tex rimette tutto a posto. I miracolo tornano.
SCHEDA FILM

Regia: Alfonso Arau

Attori: Woody Allen - Tex Cowley, Sharon Stone - Candy Cowley, Alfonso Arau - Dr. Amado, Maria Grazia Cucinotta - Desi, Cheech Marin - Sindaco Machado, Kiefer Sutherland - Bobo, Lou Diamond Phillips - Agente Alfonso, David Schwimmer - Leo Jerome, Brian Brophy - Reporter della CNN, Betty Carvalho - Juana, Enrique Castillo - Grasiento, O'Neal Compton - Texas John, Marcus Demian - Ricardo, Danny De La Paz - Lalo, il tassista, Andy Dick - Padre Buñuel, Jeannine De La Torre - Maria, Fran Drescher - Sorella Frida, Richard Edson - Edsel Farkus, Elliott Gould - Padre LaCage, Joseph Gordon-Levitt - Flaco, Darius Grace - Paco, Jackie Guerra - Meche, Kathy Kinney - Signora Tattler, Mía Maestro - Carla, Lupe Ontiveros - Constancia

Soggetto: Bill Wilson

Sceneggiatura: Bill Wilson

Fotografia: Vittorio Storaro

Musiche: Ruy Folguera

Montaggio: Michael R. Miller

Scenografia: Denise Pizzini

Arredamento: Kelly Berry

Costumi: Marilyn Matthews

Effetti: Chiz Hasegawa, Frank Murgia, Wayne Trickett, K.N.B. Effects Group, Sundog Films

Durata: 93

Colore: C

Genere: COMICO

Specifiche tecniche: 35 MM, UNIVISION, TECHNOVISION, TECHNICOLOR

Produzione: PAUL L. SANDBERG PER COMALA FILMS PRODUCTIONSM THE KUSHNER-LOCKE COMPANY, OSTENSIBLE PRODUCTIONS

Distribuzione: FILMAURO (2000)

NOTE
- PRODUTTORI ESECUTIVI: ALFONSO ARAU, PETER LOCKE, DONALD KUSHNER, ASHOK AMRITRAJ.
CRITICA
"In questo periodo Woody Allen è indotto dal bisogno di soldi a fare cose efferate (...) Cucinotta interpreta una prostituta redenta, la moglie che appare appena è Sharon Stone, Woody Allen è Woody Allen ma il film sardonicamente anticlericale non è riuscito". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 29 settembre 2000)

"'Ho solo fatto a pezzi mia moglie' è un grottesco perfettamente amorale con cui Arau - che interpreta il piccolo ruolo di un medico - si riconferma regista scaltro e buono per tutte le occasioni (vedi l'edificante 'Il profumo del mosto selvatico'). Nel suo piccolo universo non esiste decisamente nulla di sacro. La vita, come sentenzia Tex nella morale della favola, è una cosa grottesca e ingiusta e Dio, una specie di burlone. Variando sulla prediletta figura dell'omino bostoniano della tradizione ebraica Allen sa di non deludere i suoi fan". (Roberto Nepoti, 'La Repubblica,' 1 ottobre 2000)

"Woody attraversa il film in punta di piedi eseguendo un suo tipico assolo (e non dei più riusciti) incastonato in una vicenda che va in tutt'altra direzione, nella chiave magico - folklorico-romantica del cinema del messicano Arau. Ma l'autore di 'Come l'acqua per il cioccolato' e, nonostante la fotografia firmata da Vittorio Storaro, la commedia ha l'aria di essere stata messa su alla buona". (Alessandra Levantesi, 'La Stampa', 30 settembre 2000)