GLI INNOCENTI PAGANO

ITALIA 1951
Tornato dalla guerra, Stefano Rella ha trovato vuota la sua casa: la sua bambina è morta, sua moglie se n'è andata con un amante. Mentre gira da un paese all'altro, Stefano va a trovare la fidanzata d'un amico, morto in prigionia, Adriana Sereni. La giovane donna è stata l'amante d'un proprietario terriero, Massimo Artesi: dalla relazione è nata una bambina. Artesi, trovandosi dissestato, ha sposato una giovane e ricca ereditiera. Egli provvede ad Adriana ed alla Bambina, che tiene quasi recluse, mentre fa sorvegliare l'ex amante dal suo fattore, Giovanni. Questi, invaghitosi d'Adriana, le fa la corte, ma ne subisce fiere ripulse. Stefano, che sente viva simpatia per Adriana, entra al servizio d'Artesi, come addestratore dei cani da caccia. Tra Artesi, che vorrebbe prendersi la sua bambina ed allontanare Adriana, Stefano e il fattore le relazioni si fanno tese. Durante una partita di caccia, Giovanni cerca d'uccidere Stefano, ma colpisce mortalmente Artesi nel momento, in cui questi abbraccia la sua bambina. Stefano, che nel frattempo è rimasto vedovo, sposerà Adriana, che ricambia il suo affetto, e la piccola orfana d'Artesi troverà in lui un secondo padre.
SCHEDA FILM

Regia: Luigi Capuano

Attori: Mariella Lotti - Moglie Di Artesi, Otello Toso - Stefano Rella, Mino Doro - Massimo Artesi, Paola Quattrini - Ada, Ignazio Balsamo - Giovanni, Carlo Romano, Giovanni Grasso, Margherita Nicosia Bossi, Bella Starace Sainati, Claudio Ermelli, Lída Baarová - Adriana Sereni

Soggetto: Luigi Capuano

Sceneggiatura: Fulvio Palmieri, Luigi Capuano, Gianfranco Luzi

Fotografia: Augusto Tiezzi, Giuseppe La Torre

Musiche: Carlo Innocenzi

Scenografia: Alfredo Montori

Genere: DRAMMATICO

Produzione: FORTUNATO MISIANO PER ROMANA FILM

Distribuzione: ROMANA FILM

CRITICA
"Questo lavoro possiede tutte le carte in regola per un buon successo commerciale (...). La struttura psicologica e gli elementi fondamentali sono in conformità ai canoni che regolano tale genere di produzione (...)". (M. Scaglione, "Hollywood", n. 351 del 1952).