Anema e core

ITALIA 1951
Mario e Riccardo, esperti ladri, mentre sono intenti ad una delle loro proficue operazioni, sentono cantare un elettricista che è dotato di una splendida voce. Ne sono così colpiti che, rinunciando alla loro impresa, decidono di scritturare l'oscuro cantore, che risponde al nome di Marco. Superando molte difficoltà, inducono l'elettricista a firmare un vantaggioso contratto; ma, malgrado ripetuti sforzi, non riescono a vincerne la timidezza, che impedisce a Marco di cantare. Solo l'amore riuscirà a fare il miracolo: innamoratosi d'Elsa, che non ricambia il suo affetto, Marco offrirà alla donna amata i tre milioni assicuratigli dal contratto. Essa se ne varrà per liberare Enrico, il suo fidanzato, che in un'ora di debolezza ha comesso un furto. Il canto di Marco libera Mario e Riccardo, che ancora una volta si sono esposti ad avere delle noie con la polizia, e dischiude a tutti un più onesto e felice avvenire.
SCHEDA FILM

Regia: Mario Mattoli

Attori: Ferruccio Tagliavini - Marco, Carlo Campanini - Bossoli, Riccardo Billi - Riccardo, Franca Marzi - Gina, Loris Gizzi - Comm. Cocciaglia, Dorian Gray - La sua amichetta, Nino Manfredi - Enrico, Carlo Romano - Comm. Russo, Vera Carmi - Madre di Enrico, Margherita Autuori - Elsa, Giusi Raspani Dandolo - Signora Edvige, Adriana Montuori, Giorgio Bixio - Avvocato Pelletti, Bruno Lanzarini - Il Commisario, Bice Valori - Liliana, Karl Ludwig Diehl - Il Neurologo, Riccardo Andreana, Alberto Sorrentino, Silvana Jachino - Cameriera in casa Cocciaglia, Bruno Smith - Amico di Russo, Mario Riva - Mario, Giulio Marchetti - Amico di Russo, Guglielmo Inglese - Brigadiere Bichetti, Angelo Dessy - Un Poliziotto

Soggetto: Ruggero Maccari

Sceneggiatura: Steno , Mario Mattoli, Ruggero Maccari, Leo Catozzo

Fotografia: Mario Albertelli

Musiche: Pippo Barzizza

Montaggio: Giuliana Attenni

Scenografia: Alberto Boccianti

Durata: 86

Colore: B/N

Genere: COMICO COMMEDIA

Produzione: EXCELSA

Distribuzione: MINERVA

NOTE
- GIRATO NEGLI STABILIMENTI DELLA VASCA NAVALE.
CRITICA
"A solo scopo di richiamo il film prende il titolo dalla celebre canzone napoletana (...) ma di Napoli non c'è assolutamente nulla e di Anema e core ci sono soltanto due esecuzioni che con la trama non hanno niente in comune. Il film vorrebbe essere brillante, e qualche volta riesce a far ridere, ma è scombinato e zoppicante dalla prima all'ultima scena". (A. Albertazzi, "Intermezzo", 18, 30/9/1952).