François Ozon rilegge, esplora, esalta il capolavoro di Albert Camus in un dramma di accecante eleganza e straordinaria profondità anche politica, con un monumentale Benjamin Voisin. In Concorso a Venezia 82
“Ero un po’ angosciato, avevo un altro progetto su un giovane di oggi che si interroga sull’assurdità di questo mondo, ma non ho trovato gli investimenti. Poi ho riletto Lo straniero” dice il regista in Concorso alla Mostra
Il peso della memoria e il tempo che resta, la rappresentazione queer e i racconti di formazione: come raccontare “l’amore che non muore” nel secolo della nostalgia
Un mélo ricco di colpi di scena che conferma l’amore di François Ozon per le strutture narrative forti e incentrate sul piacere del racconto. Cast eccellente, con una grande Hélène Vincent
“Ozon ha sempre amato tantissimo le donne mostrandole in tutte le loro diversità”, dice l’attrice. Protagonista ai Rendez-vous del cinema francese a Roma e nelle sale dal 10 aprile
Icona del nuovo cinema tedesco, è tornata al cinema con Peter von Kant di François Ozon, remake del film diretto dal suo amico e sodale Rainer Werner Fassbinder
"Nessun messaggio politico, non è un film pro o contro l'eutanasia, ma un inno alla vita", dice il regista francese. In concorso a Cannes con il film tratto dal libro di Emmanuèle Bernheim, con Sophie Marceau e André Dussollier
Il regista di Eté 85 non parteciperà all'Incontro Ravvicinato previsto per domani 16 ottobre. Confermato il red carpet con la protagonista del film, Valeria Bruni Tedeschi
"Questo è un film sugli uomini e sulla loro fragilità", dice il regista francese. Che porta in Italia dal 17 ottobre il film sul caso degli abusi nella diocesi di Lione, già Orso d'Argento a Berlino