In sala

  • Da giovedì 22 dicembre

The Fabelmans di Steven Spielberg, con Gabriel LABelle, Michelle Williams, Paul Dano (Drammatico, U.S.A., 151’). Sammy Fabelman è un ragazzo cresciuto in Arizona nel secondo dopoguerra e grazie all'amore della madre per il cinema, il giovane si appassiona alla settima arte. Venuto a conoscenza di uno sconvolgente segreto familiare, si rifugerà nel cinema per riuscire a capire la realtà. Spielberg squaderna la sua vita, dal lessico familiare all’educazione sentimentale, e sa evocare il filmmaking oltre il mero dato autobiografico, oltre il pletorico romanzo di formazione cinematografica. Su un duplice versante. Primo: dramma familiare, boy-meets-girl, high school drama, dramma sociale, commedia balneare e chi più ne ha ne metta, quel che attraversa Sam è suscettibile di altrettanti radicamenti nel genere. Secondo: ancor più interessante, quel che attraversa Sam è suscettibile di altrettante dimensioni cinematografiche, del cinema quale arte industriale.

Le otto montagne di Felix Van Groeningen, Charlotte Vandermeersch, con Luca Marinelli, Alessandro Borghi, Filippo Timi (Drammatico, Italia-Francia-Belgio, 148’). Dal romanzo di Paolo Cognetti, vincitore del Premio Strega. Una storia di amicizia, di padri e di figli e delle scelte che facciamo nella vita che ci viene data, sullo sfondo delle montagne che dobbiamo scalare fisicamente e psicologicamente. Un film d’avventura, di maschia e ruvida amicizia, con lampi di bromance, che nell’aura ci fa rievocare la nostra infanzia. L’adattamento è fedele, nella lettera e nello spirito, e se possiamo sicuramente stigmatizzare la voce over di Marinelli, altresì dobbiamo riconoscere un lavoro puntuale, empatico, sincero. La fotografia di Ruben Impens, al netto appunto dell'aspect ratio ingeneroso,  e la musica di Daniel Norgren hanno più di un merito, Marinelli e Borghi ritrovano l’alchimia di Non essere cattivo ma il film è medio.

EO di Jerzy Skolimowski, con Sandra Drzymalska, Mateusz Kosciukiewicz, Tomasz Organek (Drammatico, Polonia-Italia, 86’). La storia di un asino di nome Baltazar, che inizia in un circo polacco e finisce in un mattatoio italiano, una versione amara e umanistica di un "road movie". Un ritratto delle relazioni sociali e dei cambiamenti culturali in atto nel mondo moderno. Il maestro si ispira al prediletto Au hasard Balthazar di Robert Bresson, il mondo visto con gli occhi innocenti di un asino, ma più che un omaggio confeziona un vilipendio di cadavere: tamarro, fracassone, con la musica tonitruante, i viraggi rossoneri da screensaver, la macchina da presa in perenne e inane movimento, le inquadrature che ruotano come pale eoliche. C’è in questo caravanserraglio qualche pezzo di bravura tecnico, e tecnicista, ma si perde nel basso continuo coatto.

EO © Aneta Gębska e Filip Gębsk
EO © Aneta Gębska e Filip Gębsk

EO © Aneta Gębska e Filip Gębsk

Fairytale – Una fiaba di Aleksandr Sokurov (Sperimentale, Russia-Belgio, 78’). Le anime di Winston Churchill, Adolf Hitler, Joseph Stalin e Benito Mussolini vagano, tra le altre, per una dimensione metafisica in attesa di una forza suprema che possa accoglierle. Insieme a loro anche Gesù. Non ancora sistemati nell'aldilà, al termine delle loro vite, le versioni non corporee deiprotagonisti del ventesimo secolo si abbandonano ai pensieri più profondi ed intimi. Si procede per elucubrazioni inventate mescolate a citazioni reali, sullo sfondo di una rappresentazione animata e in bianco e nero che è debitrice dei vari Piranesi, Goya o Doré con lo spirito dantesco di una Commedia che di “divino” ha ormai davvero poco: tuoni e fulmini squarciano il velo di un’apocalisse già avvenuta e al tempo stesso imminente, la fiaba è ambientata in un mondo ormai finito dove l’eternità di figure passate alla storia ma condannate alla replicabilità, alla clonazione, pretendono ancora di governare sul caos di un’umanità consunta e indistinguibile.

Il grande giorno di Massimo Venier, con Aldo Baglio, Giovanni Storti, Giacomo Poretti (Commedia, Italia, 90’). In una grande villa sul lago di Como tutto è pronto per celebrare il matrimonio di Elio e Caterina. I loro padri, Giacomo e Giovanni, si conoscono dai tempi della scuola e hanno condiviso tutto: l’azienda di famiglia, gli affetti, le vacanze... Il matrimonio dei figli rappresenta il suggello più emozionante alla loro fraterna amicizia. Per questo non hanno badato a spese: tre giorni di festeggiamenti, un Cardinale a celebrare le nozze, vini di pregio, chef stellati… Peccato che insieme a Margherita, l’ex moglie di Giovanni nonché madre della sposa, arrivi al matrimonio anche Aldo, il suo nuovo compagno. Simpatico, espansivo e soprattutto casinista, il nuovo arrivato si abbatte sul matrimonio come un tornado, infilando una serie di gaffes e incidenti esilaranti ma soprattutto costosissimi.

Whitney: Una voce diventata leggenda di Kasi Lemmons, con Naomi Ackie, Stanley Tucci, Tamara Tunie (Biografico, U.S.A., 146’). Un biopic che vuole essere la celebrazione gioiosa, emotiva e straziante della vita e della musica di Whitney Houston, la più grande cantante pop R&B di tutti i tempi.

Ernest e Celestine – L’avventura delle 7 note di Jean-Christophe Roger, Julien Chheng (Animazione, Francia, 80’). Per riparare il loro violino rotto, Ernest e Celestine iniziano un viaggio verso il lontano paese natale dell’orso, una terra magica dove da sempre si esibiscono i migliori musicisti del mondo e incredibili melodie riempiono l’aria di gioia. Al loro arrivo, i nostri eroi scoprono però una realtà completamente diversa: tutte le forme di musica sono state bandite! Grazie a un’animazione lineare, priva di orpelli o macchinazioni tecnologiche e un porre sotto traccia argomenti più adulti per renderli comprensibili ai più piccoli, il film diffonde piacevolezza e, pur non eguagliando la formidabile poesia del primo capitolo, lascia quel senso di impagabile serenità bambinesca.

  • Da venerdì 23 dicembre

Living di Oliver Hermanus, con Bill Nighy, Alex Sharp, Adrian Rawlins (Drammatico, G.B., 102’). La storia di un uomo ordinario, ridotto da anni di oppressiva routine d'ufficio a condurre un'esistenza nell'ombra, che all'ultimo minuto fa uno sforzo supremo per trasformare la sua vita noiosa in qualcosa di meraviglioso: in una vita che possa dire di aver vissuto pienamente. Nighy, nel ruolo della vita, è il memorabile protagonista del remake di Vivere di Akira Kurosawa, scritto dal Premio Nobel Kazuo Ishiguro: operazione di riposizionamento nell’orizzonte culturale britannico, che cita il cinema del tempo evitando ammiccamenti vintage e cliché rétro.

Bill Nighy in Living (credits: Ross Ferguson. Courtesy of Number 9 films / Sony Pictures Classics)
Bill Nighy in Living (credits: Ross Ferguson. Courtesy of Number 9 films / Sony Pictures Classics)

Bill Nighy in Living (credits: Ross Ferguson. Courtesy of Number 9 films / Sony Pictures Classics)

In streaming

  • Da giovedì 22 dicembre

The Last Black Man in San Francisco di Joe Talbot, con Jimmie Fails, Jonathan Majors, ​​​​​​Tichina Arnold (Drammatico, U.S.A., 121’). NETFLIX. Jimmie Fails sogna di prendere possesso della casa vittoriana costruita da suo nonno nel cuore di San Francisco. Insieme al suo migliore amico Mont, Jimmie cerca di sentirsi parte di una città in rapido cambiamento che sembra averli lasciati ai margini. Mentre lotta per riallacciarsi alla famiglia e ricostruire la comunità che desidera, le sue speranze lo accecano. Un'odissea malinconica popolata da skater, squatter, predicatori di strada, drammaturghi e altri locali ai margini, una storia toccante e travolgente delle città natali e di come sono create – e mantenute in vita – dalle persone che le amano. Film del 2019, premiato al Sundance.

  • Da venerdì 23 dicembre

Glass Onion – Knives Out di Ryan Johnson, con Daniel Craig, Edward Norton, Dave Bautista (Commedia-Giallo, U.S.A., 139’). NETFLIX. Più che un omaggio sembra una parodia un po’ intellettuale e un po’ nerd del whodunit, più del precedente Cena con delitto, che adatta tre topoi: la sontuosa location isolata dal mondo, la corale dei sospettati ovviamente legati tra loro, il detective che deve dimostrarsi all’altezza della propria fama. In questa sua seconda avventura, Benoit Blanc (uno scoppiettante Craig) si ritrova non si sa bene perché tra gli invitati di un weekend con delitto organizzato da uno degli uomini più ricchi del mondo in un’isola greca di sua proprietà. A rendere l’evento ancor più esclusivo è il momento storico: siamo, infatti, nel maggio 2020, nel mondo appena travolto dalla pandemia. Satira degli eccessi delle élite (Norton occhieggia ad Elon Musk), variante pop di Triangle of Sadness, versione raffinata e sgargiante di un cinepanettone.

  • Da domenica 25 dicembre

Matilda – The Musical di Matthew Warchus, con Alisha Weir, Andrea Riseborough, Emma Thompson (Musical, G.B.-U.S.A., 117’). NETFLIX. Dal romanzo di Roald Dahl, nuova versione del musical premiato ai Tony e agli Olivier: la storia di una bambina straordinaria con una vivace immaginazione che si ribella per cambiare il corso del suo destino con risultati miracolosi. La storia incoraggiante di una ragazzina che scopre di avere superpoteri e prende le redini del proprio destino sfidando la sorte con coraggio per aiutare gli altri a cambiare il loro futuro. Ribellandosi per ciò che è giusto, otterrà risultati miracolosi.

  • Da martedì 27 dicembre

Luce – Accendi il tuo coraggio di Theodore Ty, Laurent Zeitoun (Animazione, Francia-Canada). PRIME VIDEO. Fin da bambina Luce ha un solo sogno: diventare un pompiere, come suo padre. Purtroppo, nella New York del 1932, le donne non possono esercitare questa professione. Quando i pompieri della città iniziano a scomparire uno dopo l’altro in seguito a misteriosi incendi che radono al suolo i teatri di Broadway, Luce si traveste da Lucio, un giovane maldestro, e insieme a Jin, il tassista narcolettico più veloce di Manhattan, e a Ricardo, un omone tutto muscoli con la passione per la fisica quantistica, mettono su una squadra di pompieri improvvisati per fermare il piromane. Luce per la prima volta deve fronteggiare il pericolo ma soprattutto deve preservare la sua falsa identità, perché a capo di questa operazione ad alto rischio c’è proprio suo padre.

  • Da mercoledì 28 dicembre

Capodanno in due di Franc Bellocq, con Kev Adams, Camille Lellouche, (Commedia, Francia, 59’). NETFLIX. Vigilia di Capodanno. Mentre si stanno recando a una festa, Gael e Hannah, fino ad allora estranei l’un l’altra, restano improvvisamente intrappolati insieme in ascensore. Questo imprevisto, però, diventerà l’occasione del destino per stringere un inaspettato legame.

Una notte all’asilo di Rafael Skalski, con Piotr Witkowski, Lena Góra, Zbigniew Zamachowski (Commedia, Polonia, 97’). NETFLIX. Erik irrompe alla prova generale di una rappresentazione della natività all'asilo per evitare che il figlio discolo di cinque anni della fidanzata venga escluso dallo spettacolo. Inizialmente spinto da motivi egoistici, l'uomo, però, dovrà necessariamente maturare nel ruolo di padre (acquisito) davanti al processo degli eccentrici e stralunati genitori.

The Myth of the American Sleepover di David Robert Mitchell, con Claire Sloma, Marlon Morton, Amanda Bauer (Commedia, U.S.A., 93’). MUBI. Quattro adolescenti della periferia di Detroit trascorrono l’ultima notte d’estate prima dell’inizio del nuovo anno scolastico inseguendo i primi baci, le prime pulsioni, i primi amori. Cult indie del 2010, per la prima volta disponibile in Italia.