"Il mio personaggio è pronto a fare qualsiasi cosa per raggiungere un obiettivo, è bellissimo, ma non credo mi somigli. Se, ad esempio, dovessi interpretare Einstein, più che imparare qualcosa da lui, cosa non facile, cerco piuttosto di portare qualcosa di mio. Questo secondo me è il mestiere dell'attore". Mads Mikkelsen è il capitano Kahlen in Bastarden (The Promised Land), nuovo film di Nikolaj Arcel in Concorso a Venezia 80, già acquistato per l’Italia da Movies Inspired.

"Con l’aiuto del brillante romanzo di Ida Jessen, io e lo sceneggiatore Anders Thomas Jensen volevamo raccontare una storia epica e grandiosa su come le nostre ambizioni e i nostri desideri siano destinati a fallire se rappresentano la sola cosa che abbiamo. La vita è un caos: dolorosa e sgradevole, bella e straordinaria, e spesso non la possiamo controllare. Come dice il proverbio: 'Noi facciamo piani e Dio se la ride'". Così il regista danese parla del film, tratto dal romanzo Il capitano e Ann Barbara di Ida Jessen.

La storia del romanzo e poi del film, interpretato da Mads Mikkelsen, Amanda Collin, Simon Bennebjerg, Kristine Kujath Thorp e Gustav Lindh, è ambientata nel 1755, quando lo squattrinato capitano Ludvig Kahlen parte alla conquista delle aspre e desolate lande danesi con un obiettivo apparentemente impossibile: costruire una colonia in nome del Re. In cambio, riceverà per sé un titolo reale disperatamente desiderato. Ma l’unico sovrano della zona, lo spietato Frederik de Schinkel, ha la presuntuosa certezza che questa terra gli appartenga. Quando de Schinkel viene a sapere che la cameriera Ann Barbara e il marito servitore sono fuggiti per rifugiarsi da Kahlen, il privilegiato e perfido sovrano giura vendetta, facendo tutto ciò che è in suo potere per scoraggiare il capitano. Kahlen non si lascerà intimidire e ingaggerà una battaglia impari, rischiando non solo la sua vita, ma anche quella della famiglia di emarginati che si è venuta a formare intorno a lui.

"Quando qualche anno fa ho vissuto l’esperienza assolutamente straordinaria di diventare padre, ho iniziato a vedere i miei film precedenti, compresi i ricordi della loro realizzazione, sotto una nuova luce. Per quanto ne rimanga orgoglioso (almeno della maggior parte!), quelle opere riflettono la visione di un uomo con un unico scopo: la dedizione entusiasta nei confronti della creazione di storie e di arte... ma non molto altro. Bastarden è nato da questa presa di coscienza esistenziale ed è a oggi, di gran lunga, il mio film più personale", assicura il regista.