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Una portatrice d’acqua: è questa l’immagine realizzata da Velasco Vitali per il manifesto della 6ª edizione del Lecco Film Fest – promosso da Confindustria Lecco e Sondrio e organizzato dalla Fondazione Ente dello Spettacolo – in programma a Lecco dal 3 al 6 luglio 2025.
Il tema di quest’anno, “Questi tempi memorabili”, trova nella nuova opera dell’artista una rappresentazione iconica e poetica. L’immagine – essenziale ma potentemente evocativa – ritrae una donna che porta l’acqua: un gesto archetipico, antico, che diventa attuale.
«In una "lettera sotto forma di parabola" – spiega Velasco Vitali – René Daumal ci racconta di come l'Assetato, l'Innamorato e l'Ottico vedono e descrivono in modo diverso la portatrice d'acqua. Il primo la vedeva riferendosi all'acqua dispensatrice di vita, il secondo si riferiva alla sete di bellezza, il terzo infine vedendo che nella brocca si riflettevano tutte le cose del mondo parlava della riflessione. Ma per entrambi si trattava della Meraviglia! Forse dal cinema e dall'arte ci aspettiamo di vedere la meraviglia da più punti di vista, anche quando è rappresentata da una figura in apparenza tradizionale come una portatrice d'acqua e allora ci verrebbe naturale anche domandarci se la memoria è femminile? O se la memoria disseta? O è un carico sulla testa? Meglio svuotarla o tenerla e pescarne un po' alla volta? Non lo so, ma è meglio che smetta di farmi domande: per me è una donna che porta l'acqua al lago e muove in direzioni diverse: col corpo ci viene incontro, con la testa va altrove e l'acqua che porta fa un onda e resta in equilibrio».


È questo che Vitali ci restituisce: uno sguardo molteplice sulla realtà, proprio come fanno il cinema e l’arte. Anche una figura apparentemente tradizionale – come una portatrice d’acqua – può essere riletta da infinite prospettive. E così ci si interroga sul tema della nuova edizione.
Per l’autore la donna rappresentata si dirige verso il lago. È questo l’elemento naturale e simbolico che fa da sfondo al festival e ne è parte integrante. Il gesto della donna che si avvicina al lago unisce terra, corpo e immaginazione, richiamando una memoria antica e radicata nel paesaggio. È una scena che appartiene profondamente al territorio, e che al tempo stesso lo trascende, diventando narrazione universale. Il lago, con le sue acque profonde e mutevoli, diventa così spazio della memoria, dell’attesa e della possibilità.


Angela D’Arrigo, curatrice del Lecco Film Fest, dichiara: «Ringraziamo Velasco per aver saputo interpretare con la consueta originalità e profondità il tema del festival, restituendoci insieme a un'opera di delicata poesia, anche una serie di interrogativi che ampliano il tema stesso e i ragionamenti che intorno ad esso vogliamo sviluppare nei giorni del festival.
Non è la prima volta che Velasco fa al Lecco Film Fest un dono così importante e non è un caso: già dal 2023 abbiamo cercato un artista che trasportasse nella sua opera lo sguardo capace di guardare all'universale e una dimensione di ampio respiro restando fortemente legato ai luoghi di origine, proprio come prova a fare il festival. Il percorso iniziato allora con Velasco Vitali non solo dà prestigio artistico al festival, ma negli anni ci ha fatto scoprire anche una comunità di visione e di intenti ormai irrinunciabile per il festival».
Il Lecco Film Fest torna dal 3 al 6 luglio 2025 con una proposta culturale che intreccia visione, pensiero e scoperta, con un invito a riflettere sul ruolo del cinema nella costruzione della memoria collettiva, attraverso proiezioni, incontri, masterclass, retrospettive e approfondimenti.