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Jafar Panahi
Il regista iraniano Jafar Panahi, maestro del cinema contemporaneo, è stato condannato in contumacia (cioè in assenza dell’imputato) a un anno di carcere in Iran. Il reato contestato dalle autorità è di “attività di propaganda” contro il paese. La pena prevede anche il divieto di espatrio per due anni e quello di unirsi a gruppi politici o di attività sociali. A comunicarlo è il suo avvocato, Mostafa Nili. Al momento Panahi si trova all’estero (negli Stati Uniti) e ricorrerà in appello.
Panahi, vincitore della Palma d’oro al Festival di Cannes con Un semplice incidente (che ha appena ricevuto tre Gotham Awards), è uno dei registi più importanti del panorama mondiale, il secondo nella storia dopo Michelangelo Antonioni ad aver trionfato nei quattro principali festival europei: Pardo d’Oro a Locarno (Lo specchio, 1997), il Leone d’Oro a Venezia (Il cerchio, 2000), l’Orso d’Oro a Berlino (Taxi Teheran, 2015).
Non è la prima volta che ha a che fare con la giustizia iraniana. Nel 2009 gli era stato proibito di lasciare l’Iran per aver partecipato al funerale di un ragazzo morto durante le proteste contro l’allora presidente Mahmoud Ahmadinejad. Nel 2010 fu arrestato e condannato a sei anni di carcere per aver girato un documentario sulle proteste antigovernative del Movimento Verde, poi liberato su cauzione e infine sottoposto a un regime di libertà condizionata con il divieto di girare film per vent’anni. Un secondo arresto è avvenuto nel luglio 2022, sempre per motivi politici: una cauzione gli ha permesso l’uscita dal carcere nel febbraio 2023.
Nel corso degli anni, Panahi è diventato il regista dissidente per eccellenza e ha realizzato film in maniera sostanzialmente clandestina, sfidando la censura del regime e rischiando la propria libertà. Quest’anno, per la prima volta dal 2010, ha lasciato l’Iran per accompagnare un suo film in un festival europeo. Proposto dalla coproduzione francese come titolo nazionale per la corsa all’Oscar per il miglior film internazionale, Un semplice incidente si appresta a diventare uno dei titoli più forti nell’imminente stagione dei premi.
