Edizione numero venti per le Giornate degli Autori, in programma dal 30 agosto al 9 settembre 2023 nell’ambito della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dedicata quest’anno ad Andrea Purgatori (presidente dal 2019 alla morte) e Citto Maselli (fondatore con Emidio Greco, scomparso nello scorso marzo) e diretta per la quarta volta da Gaia Furrer. 10 film in concorso, 7 eventi speciali nella selezione ufficiale, 8 titoli alle “Notti Veneziane”, una giornata speciale dedicata a Jean-Marc Vallée e al cinema del Québec, 4 Proiezioni Speciali in Sala Laguna alla “Casa degli Autori”.

  • Concorso

Los océanos son los verdaderos continentes (Oceans Are The Real Continents) di Tommaso Santambrogio – opera prima – film di apertura (Italia, Cuba, 2023, 119’, prima mondiale). Alex e Edith, due giovani teatranti sui trent’anni, vivono la loro relazione fatta di piccoli gesti e di una tenera quotidianità tra le rovine degli edifici cubani. Milagros, anziana signora ormai in pensione, cerca di sopravvivere vendendo “manì” (tipici coni di noccioline cubane) e trascorre le sue giornate ascoltando la radio e rileggendo vecchie lettere. Frank e Alain, due bambini di nove anni, vanno a scuola e sognano di emigrare assieme negli Stati Uniti per diventare giocatori di baseball professionisti. Nel contesto di San Antonio De Los Baños, paesino dell’entroterra di Cuba dove sembra che il tempo si sia fermato, si sviluppano le tre rispettive narrazioni e i loro mondi; in un affresco di contemporaneità che prende vita tramite la memoria dei personaggi, aleggia però lo spettro della separazione, vera grande piaga della società contemporanea cubana.

Los océanos son los verdaderos continentes
Los océanos son los verdaderos continentes

Los océanos son los verdaderos continentes

Melk (Milk) di Stefanie Kolk – opera prima (Paesi Bassi, 2023, 96’, prima mondiale). Giorni dopo aver partorito un bambino nato morto, il seno di Robin inizia a produrre latte materno. Non volendolo buttare via, Robin prende l’insolita decisione di offrirlo a chi ne ha bisogno. La ricerca di un luogo per la donazione, però, si rivela più difficile del previsto e, intanto, il suo latte inizia a invadere il congelatore, la sua relazione e la sua vita.

Melk © Emo Weemhoff/Lemming Film
Melk © Emo Weemhoff/Lemming Film

Melk © Emo Weemhoff/Lemming Film

Sidonie au Japon (Sidonie in Japan) di Élise Girard (Francia, Germania, Giappone, Svizzera, 2023, 95’, prima mondiale). Giappone, ai giorni nostri. Sidonie Perceval, affermata scrittrice francese, è in lutto, suo marito è morto. Invitata in Giappone per la riedizione del suo primo libro, è accolta dall’editore locale che la accompagna a Kyoto, la città dei santuari e dei templi. Nei loro spostamenti tra i fiori della primavera giapponese, lei inizia lentamente ad aprirsi. Ma il fantasma del marito non abbandona Sidonie. La scrittrice dovrà mettersi alle spalle il passato per lasciarsi amare di nuovo.

Sidonie au Japon
Sidonie au Japon

Sidonie au Japon

Sobre todo de noche (Foremost By Night) di Víctor Iriarte – opera prima (Spagna, Portogallo, Francia, 2023, 105’, prima mondiale). Quando Vera era giovane, non fu in grado di prendersi cura di suo figlio e dovette darlo in adozione. Anni dopo, quando cercò di rintracciarlo, le istituzioni le risposero che il suo fascicolo non esisteva. Da allora ha continuato a cercarlo. Quando Cora era giovane, il suo medico le disse che non era in grado di avere figli e che solo adottando avrebbe potuto formare una famiglia. Cora ha dedicato la sua vita a impartire lezioni di pianoforte e a prendersi cura del figlio adottivo, Egoz, che sta per compiere diciotto anni. Ora, le strade di questi tre personaggi – una madre, un figlio, una madre – stanno per incrociarsi. E il loro incontro cambierà le loro vite per sempre.

Sobre todo de noche
Sobre todo de noche

Sobre todo de noche

Vampire humaniste cherche suicidaire consentant (Humanist Vampire Seeking Consenting Suicidal Person) di Ariane Louis-Seize – opera prima (Canada, 2023, 92’, prima mondiale). Sasha è una giovane vampira con un problema molto serio: possiede una sensibilità che le impedisce di uccidere! Quando i genitori, esasperati dalla situazione, le tagliano i rifornimenti di sangue, la vita di Sasha è in pericolo. Per sua fortuna incontra Paul, un adolescente solitario con tendenze suicide, disposto a sacrificarsi per salvare la ragazza. Il loro patto, però, si trasforma in un forsennato tentativo notturno di esaudire gli ultimi desideri di Paul prima che faccia giorno.

Vampire humaniste cherche suicidaire consentant
Vampire humaniste cherche suicidaire consentant

Vampire humaniste cherche suicidaire consentant

Wu yue xue (Snow In Midsummer) di Chong Keat Aun (Malesia, Taiwan, Singapore, 2023, 116’, prima mondiale). Eng e Dou-E sono rimasti intrappolati nella sequenza temporale "513" per quarantanove anni. Nel 1969 si stavano intensificando le tensioni post-elettorali. In un quartiere di Kuala Lumpur, era rappresentata l’opera di strada cinese Snow in June, con Dou-E interpretata dal leader della troupe. Durante una rivolta, Eng e sua madre trovano rifugio nella compagnia teatrale, perdendo i contatti con il fratello e il padre. Nel 2018, Ah Eng torna a Kuala Lumpur dove incontra Dou-E in un cimitero.

Wu yue xue (Snow In Midsummer)
Wu yue xue (Snow In Midsummer)

Wu yue xue (Snow In Midsummer)

Backstage di Afef Ben Mahmoud, Khalil Benkirane – opera prima (Marocco, Tunisia, Belgio, Francia, Qatar, Norvegia, Arabia Saudita, 2023, 97’, prima mondiale). La compagnia di danza “Senza Frontiere” sta concludendo la tournée in Marocco. Nel penultimo spettacolo in una città situata sulla catena montuosa dell’Atlante, Aida provoca Hedi, suo compagno nella vita e nella scena, che a sua volta la ferisce davanti agli occhi inorriditi degli altri ballerini. Nella speranza di salvare l’ultimo spettacolo, il gruppo parte immediatamente per rintracciare l’unico medico disponibile nella zona e curare Aida. Durante il viaggio, per evitare una scimmia, l’autobus sbanda e si ferma miracolosamente sul ciglio della strada. Senza una ruota di scorta, la troupe è bloccata nella foresta. Fuori, la luna piena illumina un paesaggio maestoso e inquietante. Ha così inizio una specie di road movie: invece di aspettare il ritorno dell’autista, l’intera compagnia decide di inoltrarsi nella foresta per raggiungere il villaggio. Attraverso quel percorso, emerge il vero volto dei personaggi. Dopo una lunga e faticosa notte, il gruppo riesce a raggiungere la casa del dottore all’alba. Con l’arrivo di un altro giorno, nella compagnia si instaura una nuova dinamica.

Backstage
Backstage

Backstage

To kalokairi tis Karmen (The Summer With Carmen) di Zacharias Mavroeidis (Grecia, 2023, 106’, prima mondiale). Demosthenes si sta godendo una bella giornata nella spiaggia queer di Atene. Sta aiutando l’amico e aspirante regista Nikitas a elaborare un’idea per il suo il suo primo lungometraggio, ispirato alle vicende di un cane di nome Karmen. Due estati fa, Demosthenes si era dovuto fermare ad Atene a causa dei problemi di salute del padre. Una scusa per incontrare il suo ex, Panos, che, a sua volta, ha preso con sé la cagnolina Karmen, una decisione di cui presto si è pentito. Esattamente come Demosthenes che sembra rammaricarsi di aver rotto con Panos. O forse non è così? Impegnati a trasformare gli eventi reali nel "viaggio dell’eroe", i due amici iniziano a mettere in discussione la regola principale della teoria della sceneggiatura – ossia, l’eroe che cambia – e nel frattempo danno una svolta alla loro duratura amicizia.

To kalokairi tis Karmen (The Summer with Carmen) @Theodoros Mihopoulos/GSC
To kalokairi tis Karmen (The Summer with Carmen) @Theodoros Mihopoulos/GSC

To kalokairi tis Karmen (The Summer with Carmen) @Theodoros Mihopoulos/GSC

Kanata no uta (Following The Sound) di Kyoshi Sugita (Giappone, 2023, 84’, prima mondiale). Haru, una giovane impiegata in una libreria, ferma Yukiko col pretesto di chiederle alcune indicazioni. Ha notato un dolore profondo sul suo volto. La commessa segue con discrezione anche Tsuyoshi, per controllarne le espressioni. Tempo addietro, era una studentessa alle medie quando sua madre morì. Proprio allora, le capitò di incontrare e parlare separatamente sia con Yukiko sia con Tsuyoshi. Entrambi sembravano soffrire di cuore. Anni dopo, Haru è ancora sulle tracce di quei due, quasi per il rimorso di non aver saputo aiutare sua madre pur conoscendone la tristezza. Haru ha continuato a sorvegliare Yukiko e Tsuyoshi. E nelle diverse occasioni, quando incontra l’uno o parla con l’altra, le relazioni assumono nuove dimensioni. Sono momenti nei quali Haru si confronta con i sentimenti verso sua madre e con il dolore provato da quelle due persone.

Kanata no uta (Following The Sound)
Kanata no uta (Following The Sound)

Kanata no uta (Following The Sound)

Quitter la nuit (Through The Night) di Delphine Girard (Belgio, Canada, Francia, 2023, 108’, prima mondiale). Una sera, una donna in pericolo chiama la polizia. Anna risponde a quella richiesta d’aiuto. Un uomo è arrestato. Passano le settimane, i tribunali cercano le prove e Aly, Anna e Dary affrontano gli echi di quella notte che non possono lasciarsi alle spalle.

Quitter la nuit
Quitter la nuit

Quitter la nuit

  • Fuori Concorso

Coup! di Austin Stark, Joseph Schuman – opera prima – film di chiusura (Stati Uniti, 2023, 97’, prima mondiale). Barricati nella loro tenuta al mare per proteggersi dall’Influenza Spagnola del 1918, un giornalista progressista e sua moglie, una donna dell’alta società, assumono un cuoco, la cui origine appare misteriosa. Quando l’epidemia dilaga anche su quell’isola, la famiglia e il personale si ritrovano tagliati fuori dalla società e, come naufraghi, lottano per la sopravvivenza. Il nuovo cuoco cerca di sfruttare la situazione, convincendo i suoi compagni di lavoro a ridiscutere incarichi e mansioni. Lo scopo è di prendere il comando della villa. Il proprietario inizia a sospettare che il golpe del neoassunto sia parte di un piano ancor più sinistro. Non passa molto tempo prima che i giochi mentali tra servo e padrone sfocino in una guerra totale per il dominio della casa. I vincoli sociali si rompono. E la civiltà lascia il posto agli istinti animali.

Coup! (credit: Spencer Pazer. Chloe Tai
Coup! (credit: Spencer Pazer. Chloe Tai

Coup! (credit: Spencer Pazer. Chloe Tai

  • Eventi speciali

Aftab mishavad (The Sun Will Rise) di Ayat Najafi – film di apertura (Francia, Iran, 2023, 85’, prima mondiale). Teheran, ottobre 2022. Un gruppo teatrale sta provando la commedia greca Lisistrata di Aristofane. Durante una scena nella quale i vecchi stanno assaltando l’Acropoli conquistata dalle donne di Atene, l’ensemble apprende di essere circondato dalle forze anti-sommossa che stanno marciando intorno all’edificio per sedare una grande manifestazione. Il rumore della strada è assordante. Nella sala crescono paura e rabbia. Alcuni preferiscono nascondersi, altri, guidati dall’attrice protagonista, vogliono scendere in strada e combattere a fianco delle persone. Nonostante i disaccordi, una cosa è chiara per tutti: l’équipe non vuole continuare lo spettacolo in tempo di rivoluzione. Inoltre, hanno deciso di non lavorare più sotto la censura e le regole del regime. L’ingresso improvviso di quattro sconosciuti dalla strada, trasporta la spaventosa realtà dell’esterno in questo ambiente chiuso e isolato. L’ensemble rimane nella sala prove per tutta la notte, tentando delle improvvisazioni sulla base delle storie che accadono fuori, usando i corpi e le abilità recitative come forme di disobbedienza civile.

Aftab mishavad
Aftab mishavad

Aftab mishavad

Bye Bye Tibériade (Bye Bye Tiberias) di Lina Soualem (Francia, Palestina, Belgio, Qatar, 2023, 82’, prima mondiale). A vent’anni Hiam Abbass lascia il suo villaggio natale in Palestina per inseguire il sogno di diventare attrice in Europa, lasciandosi alle spalle la madre, la nonna e sette sorelle. Trent’anni dopo, la figlia e regista Lina torna con lei al villaggio e si interroga per la prima volta sulle scelte coraggiose della madre, sul suo esilio e sul modo in cui le donne della famiglia hanno influenzato la loro vita. A cavallo tra passato e presente, Bye Bye Tibériade mette insieme immagini di oggi, filmati di famiglia degli anni Novanta e archivi storici per ritrarre quattro generazioni di donne palestinesi audaci che mantengono viva la loro storia e la loro eredità grazie alla forza dei legami, nonostante l’esilio, l’espropriazione e il dolore.

Bye Bye Tibériade (Credit: Thomas Brémond/Beall Productions Raluca)
Bye Bye Tibériade (Credit: Thomas Brémond/Beall Productions Raluca)

Bye Bye Tibériade (Credit: Thomas Brémond/Beall Productions Raluca)

Photophobia di Ivan Ostrochovský, Pavol Pekarčík (Slovacchia, Repubblica Ceca, Ucraina, 2023, 70’, prima mondiale). In una fredda mattina di febbraio, il dodicenne Niki e la sua famiglia arrivano alla stazione della metropolitana di Kharkiv per trovare un riparo dalla terrificante guerra che imperversa fuori da quelle mura. La luce del giorno è sinonimo di pericolo mortale, perciò al ragazzo non è permesso lasciare i locali della stazione, è costretto a vivere sotto il costante bagliore dei neon. Mentre vaga senza meta tra i vagoni abbandonati e le piattaforme occupate, Niki incontra l’undicenne Vika e gli si apre un nuovo mondo. Mentre il loro legame si rafforza, i bambini trovano di nuovo il coraggio di sentire il sole sul viso.

Photophobia
Photophobia

Photophobia

This Is How A Child Becomes A Poet di Céline Sciamma (Francia, Italia, 2023, 16’, prima mondiale). L’ultimo giorno in casa di Patrizia Cavalli. Prima che sia tutto finito.

This is how a Child Becomes a Poet
This is how a Child Becomes a Poet

This is how a Child Becomes a Poet

21 Days Until The End Of The World di Teona Strugar Mitevska (Macedonia del Nord, 2023, 78’, prima mondiale). Cosa fareste se vi rimanessero ventuno giorni di vita? Cosa pensereste di fare? Questo è un film coraggioso, onesto in modo inquietante, con una malinconia agghiacciante, quasi scomoda da osservare. Audace, impulsiva e spregiudicata, la regista si mette a nudo, tirando fuori tutto. Abbiamo il coraggio di guardare? Avete il coraggio di ascoltare quando uno si rivolge a voi con tanta audacia?

21 Days Until The End Of The World
21 Days Until The End Of The World

21 Days Until The End Of The World

L’avamposto (The Outpost) di Edoardo Morabito (Italia, Brasile, 2023, 85’, prima mondiale). Christopher Clark è un eco-guerriero, uno scozzese fuori dall’ordinario che nel cuore della foresta amazzonica ha creato il suo personalissimo Avamposto del progresso: un modello di società utopica basato sull’equilibrio perfetto tra natura e tecnologia, gestito e preservato dagli abitanti della foresta. Ma la situazione peggiora di anno in anno e un nuovo grande incendio minaccia di distruggere l’Avamposto. Chris decide allora di giocare d’azzardo, opponendo alla spettacolare distruzione della foresta un evento altrettanto spettacolare: un concerto dei Pink Floyd dentro l’inferno verde, così da convincere il governo brasiliano a istituire una riserva.

L’avamposto
L’avamposto

L’avamposto

L’expérience Zola di Gianluca Matarrese (Francia, Italia, 2023, 101’, prima mondiale). Anne è una regista teatrale. Si è separata dal marito e sta cambiando casa. È spenta, senza desideri. Conosce Ben, vicino di casa servizievole e attore senza scritture. Lui la guarda con occhi appassionati, lei non vuole mai più legarsi a un uomo. Ma quando decide di mettere in scena L’assommoir di Emile Zola, è a lui che propone il ruolo di Coupeau, riservandosi quello di Gervaise. Man mano che la storia si sviluppa, il confine tra la vita reale e la rappresentazione teatrale si riduce sempre di più.

L’expérience Zola
L’expérience Zola

L’expérience Zola

  • Miu Miu Women’s Tales

#25 House Comes With A Bird di Janicza Bravo

#26 Stane di Antoneta Alamat Kusijanović

  • Notti veneziane

Across di Irene Dorigotti (Italia, 2023, 77’, prima mondiale). Irene, cresciuta nelle Alpi italiane con una famiglia legata al viaggio e alla cultura scout, approfittando dell’esposizione della Sindone a Torino, parte alla ricerca di un percorso religioso. Inizia un viaggio fatto di incontri giocosi e piccole rivelazioni, un vero e proprio road movie spirituale. Eppure, la ricerca di Irene è inquieta, le sue domande non sembrano trovare risposta, fino a quando la realtà diviene un universo poetico. Il sincretismo e il vociare del Messico, il caos del Vietnam e i Templi di Angkor Wat in Cambogia. Irene si allontana dalla religione per entrare nel sacro.

Across
Across

Across

Anna di Marco Amenta (Italia, 2023, 119’, prima mondiale). Bella, selvaggia e magnetica come la natura incontaminata della sua Sardegna, Anna vive al ritmo del respiro della terra, una terra che cura le sue ferite e nutre la sua anima. Le esperienze difficili che ha attraversato l'hanno segnata, ma non piegata. E oggi Anna è una donna libera che non vuole più avere paura. Nell'angolo remoto dell’isola dove gestisce la piccola fattoria che era del padre, il tempo sembra essersi fermato e la presenza di Anna con la sua energia erotica e il suo coraggioso rifiuto delle convenzioni ha la potenza di una mina pronta a esplodere. Quella terra aspra la protegge, fino al giorno in cui sarà lei a doverla proteggere dai mostri meccanici che vogliono violentarla. Salvare la bellezza e preservare la sua libertà si fondono nella battaglia di Anna, imponendole scelte difficili e rinunce dolorose. Perché niente può comprare il rispetto di se stessi e delle proprie convinzioni.

Anna
Anna

Anna

Casablanca di Adriano Valerio (Francia, Italia, 2023, 63’, prima mondiale). Fouad, figlio dell'Imam di un quartiere popolare di Casablanca, è in Italia senza documenti da dieci anni, in attesa di cure mediche. Daniela proviene da una famiglia pugliese esoterica dell'alta borghesia. Ex tossicodipendente, prova una profonda solitudine. Si trovano per caso in Umbria. Ed entrambi, senza esitazione, affermano di essersi salvati la vita reciprocamente. Quell'incontro è l'inizio di un amore che li aiuta a guarire al ritmo lento delle stagioni e dei riti quotidiani, un luogo sospeso che danza nel tempo. Tuttavia, con il passare degli anni, Fouad si stanca di aspettare i documenti, stremato da un ambiente a cui sente di non poter mai appartenere. Tornerà a Casablanca, anche se questo significherà non tornare più in Italia?

Casablanca
Casablanca

Casablanca

Con la grazia di un Dio di Alessandro Roja (Italia, 2023, 74’, prima mondiale). Tornato a Genova dopo venticinque anni per partecipare ai funerali del migliore amico della sua giovinezza, Luca ritrova i vecchi compagni di un tempo. Tutti sembrano convinti che quella morte sia l'esito scontato di una vita di eccessi; tutti tranne Luca, che vuole vederci chiaro, indagare, capire. Scavando nella memoria, e in una città cambiata almeno quanto lui, lascerà riaffiorare fantasmi e verità che sembravano sepolte, insieme alla propria vera natura, che pensava di aver domato per sempre.

Con la grazia di un Dio (credit: Gianluca Bazzoli)
Con la grazia di un Dio (credit: Gianluca Bazzoli)

Con la grazia di un Dio (credit: Gianluca Bazzoli)

Frammenti di un percorso amoroso di Chloé Barreau (Italia, 2023, 95’, prima mondiale). Da oltre trent'anni, tra Parigi e Roma, Chloé Barreau ha filmato i suoi amori. Mentre viveva una relazione, ne stava già costruendo il ricordo: filmando, fotografando, scrivendo... Ma cosa ricordano i suoi ex? Qual è la loro versione dei fatti? Questo film ricostruisce la vita di una donna, la regista, basandosi esclusivamente sulle interviste delle persone che l’hanno amata. Testimonianze intime e materiali privati si mischiano per svelare i percorsi universali del sentimento amoroso.

Frammenti di un percorso amoroso
Frammenti di un percorso amoroso

Frammenti di un percorso amoroso

L’invenzione della neve di Vittorio Moroni (Italia, 2023, 117’, prima mondiale). Carmen ama troppo intensamente, troppo a modo suo e il mondo non glielo perdona. Lei e Massimo si sono lasciati, ma Carmen continua a considerarlo l’uomo della sua vita. Adora Giada, la figlia che hanno avuto insieme e che adesso ha cinque anni. La bambina è stata affidata al padre, alla madre il permesso di vederla una volta ogni quindici giorni. Carmen non ci sta: sa di aver commesso degli errori, ma anche di essere una buona madre e non permetterà che il destino si ripeta, che accada di nuovo quello che le è successo da bambina. Se il mondo la vuole distruggere, lei trasformerà il mondo.

L'invenzione della neve
L'invenzione della neve

L'invenzione della neve

Le mie poesie non cambieranno il mondo di Annalena Benini e Francesco Piccolo (Italia, 2023, 77’, prima mondiale). Un ritratto intimo, ironico e libero di Patrizia Cavalli. La poeta amata da Elsa Morante incarna la modernità anche pop della poesia italiana contemporanea, l’amore per le parole e per la performance. La sua storia è il cammino di una donna totalmente libera, bisognosa di pubblico e di amicizia, bisognosa di giocare seriamente con la vita. Una ragazza che scappa dalla provincia e dalle sue regole ordinarie per diventare, avanti e indietro nel tempo, regina di se stessa. Con grande talento, innocenza e sense of humour. Il documentario restituisce allo spettatore la carnalità, la libertà e il calore delle poesie di Patrizia Cavalli, l’esperienza di un'autentica ispirazione poetica fondata sulla vita quotidiana, e il senso profondo di un’esistenza che rifiuta la banalità delle definizioni.

Le mie poesie non cambieranno il mondo
Le mie poesie non cambieranno il mondo

Le mie poesie non cambieranno il mondo

Semidei di Fabio Mollo e Alessandra Cataleta (Italia, 2023, 94’, prima mondiale). Un documentario che ripercorre mezzo secolo di storia raccontando le due statue bronzee meglio conservate al mondo, i due misteriosi guerrieri che riemersero dal mare di Riace nel 1972, dopo duemila anni passati sott’acqua. Interviste e documenti inediti, testimonianze dirette e il racconto di un presente in tumulto sono il cuore di questo viaggio. I Bronzi di Riace rappresentano il nostro passato ma, come ogni cosa smarrita e poi ritrovata, incarnano anche i desideri di futuro, di pace e di bellezza che animano da sempre il genere umano.

Semidei (credit: Gabriela Primicerio)
Semidei (credit: Gabriela Primicerio)

Semidei

  • Proiezione speciale

Nina dei lupi di Antonio Pisu (Italia, 2023, 104’, prima mondiale). Un’improvvisa tempesta solare rende inutilizzabile qualsiasi apparecchiatura elettronica sul pianeta. Lo stesso giorno, una neonata che si chiama Nina viene ritrovata sulla montagna nei pressi di un piccolo paese sperduto. Dopo il catastrofico e misterioso evento che tutti chiamano «la sciagura», la civiltà come la conosciamo si sgretola, le risorse scarseggiano ovunque e tra gli esseri umani vige la legge del più forte. In questa desolazione il paese di Nina resta però miracolosamente un mondo a parte, i suoi pochi abitanti vivono senza tecnologia e Nina cresce con un forte legame con la natura, che neanche lei stessa riesce a comprendere e che la porta a essere vista come strega per via degli strani fenomeni che accadono in sua presenza. Ma quando una banda di predoni invaderà il paese, decimando brutalmente la popolazione e soggiogando i superstiti, Nina adolescente riuscirà a fuggire nei boschi, a imparare la sopravvivenza in montagna e la convivenza con i lupi e a comprendere i poteri che ha dentro di sé.

Nina dei lupi
Nina dei lupi

Nina dei lupi

  • Proiezioni speciali / Dialoghi con gli autori

C.R.A.Z.Y. di Jean-Marc Vallée (Canada, 2005, 127’, versione restaurata in 4K). Proiezione tributo a Jean-Marc Vallée in collaborazione con SODEC e la Delegazione del Québec a Roma. Le vite straordinarie di gente normale in cerca d’amore e felicità. È la storia di due intrecci amorosi. L’amore di un padre per i suoi cinque figli. E l’amore di un figlio per suo padre, un amore così forte che lo costringe a mentire. Questo figlio è Zac Beaulieu, nato il 25 dicembre 1960, diverso da tutti i suoi fratelli, che vive nel tentativo disperato di essere come loro. Nei vent’anni che seguono, la vita porta Zac in un viaggio sorprendente ed inaspettato che lo conduce ad accettare la sua vera natura e, cosa ancora più importante, porta suo padre ad amarlo per ciò che egli realmente è.

Il popolo delle donne. Il film di Yuri Ancarani (Italia, 2023, 60’, prima mondiale). Marina Valcarenghi, laureata in giurisprudenza, giornalista e attivista politica negli anni Sessanta e Settanta, nonché psicoanalista nelle carceri, presso i reparti dedicati alla violenza sulle donne, è il soggetto del nuovo lavoro di Yuri Ancarani. La sua voce si estende in un monologo, mentre le riprese la ritraggono seduta a una scrivania con fogli, una bottiglia e un orologio da polso, nel cortile Legnaia dell'Università di Milano, dove lei stessa aveva intrapreso la carriera accademica. Le sue parole ripercorrono letture di testimonianze di tribunali, discorsi astrattamente teorici e ferite della vita legate alla sua esperienza sul campo, facendo emergere le paure della società legate alla dicotomia uomo-donna.

Il popolo delle donne. Il film
Il popolo delle donne. Il film

Il popolo delle donne. Il film

Italo Calvino, lo scrittore sugli alberi di Duccio Chiarini (Italia, Francia, 2023, 76’, prima mondiale). Nel centenario della nascita di Italo Calvino, questo documentario ne rilegge il percorso artistico attraverso una delle sue opere più note, Il Barone Rampante. Il romanzo diviene il prisma attraverso cui osservare il rapporto tra l’opera dell’autore e i contesti storici che ha attraversato, per offrire, grazie ad archivi inediti, un nuovo sguardo sul più conosciuto autore italiano del Novecento.

Italo Calvino, lo scrittore sugli alberi
Italo Calvino, lo scrittore sugli alberi

Italo Calvino, lo scrittore sugli alberi

Parola ai giovani di Angelo Bozzolini (Italia, 2023, 54’, prima mondiale). Con Filippo Scotti, Guglielmo Castelli, Jacopo Tissi, Laura Marzadori, Paola Egonu, Riccardo Zanotti, Salvatore Esposito, Virginia Stagni, Andrea Bocelli, Arnaldo Pomodoro, Mario Ceroli, Mimmo Paladino, Papa Francesco. Un viaggio, un’indagine intima di Giovanni Caccamo, co-sceneggiatore del film assieme ad Angelo Bozzolini, alla ricerca delle idee di cambiamento della sua generazione. È il continuum del suo nuovo album, Parola, nel quale il cantautore ha raccolto l’appello di Andrea Camilleri, che chiese ai giovani di far partire un umanesimo della parola. Attraverso quindici simposi universitari e un concorso di idee online, Caccamo ha lanciato una domanda appello a tutti i giovani italiani: «Cosa cambieresti della società in cui vivi e in che modo?». A questa domanda hanno risposto, per iscritto, oltre novecento ragazzi. I quindici giovani autori dei trattati più brillanti hanno fatto parte della performance artistica Agorà del cambiamento, nella Stanza della Segnatura di Raffaello nei Musei Vaticani, per discutere di cambiamento e di futuro.

Parola ai giovani (credit: Marco Anelli)
Parola ai giovani (credit: Marco Anelli)

Parola ai giovani (credit: Marco Anelli)