“Tutti sapevamo che in qualche modo saremmo tornati. Erano stati investiti tanti soldi per fare un sequel. È stato bello perché in fondo gli attori non sono molti, e insieme siamo ben più di un gruppo di lavoro. Per un secondo capitolo, penso sia necessario non perdere l’identità del primo. Bisogna essere fedeli ai propri spettatori. Il rischio è di sbagliare strada, tradire le aspettative. Noi abbiamo aggiunto anche molte sorprese, abbiamo scavato più a fondo nelle emozioni, nell’identità di ogni personaggio. La storia è più complessa, riflettiamo anche sull’essere genitori. Ho cinque figli: è una grande responsabilità, si impara a guardare il mondo dai loro occhi. È quello che ho fatto anche qui. Ci sono nuove priorità. Alcuni paladini hanno mantenuto il modo di agire che conoscevamo, altri si sono dovuti adattare. Le trasformazioni e i punti di frattura sono molti, ci si muove non come singoli, ma come comunità”, racconta il regista James Cameron. Avatar: La via dell’acqua (che al momento non abbiamo visto) è tra i titoli più attesi del 2022, e arriva tredici anni dopo l’originale, dal 14 dicembre al cinema.

Il produttore Jon Landau spiega: “Il messaggio è quello di accettare le persone anche se sono diverse da noi, rendendo le differenze i punti di forza”.

Zoe Saldana presta il volto a Neytiri, leggenda del popolo Na’vi: “Siamo molto simili, è come se vivessimo delle esistenze parallele. La sua è una sfida costante, sia nelle azioni che nei sentimenti. Questo la costringe a crescere, a mettersi a nudo, a maturare. Nella mia vita privata ho scoperto la paura quando sono diventata madre, ed è un po’ quello che è successo anche a Neytiri. Improvvisamente hai qualcosa di gigantesco da perdere. Rispetto ai tempi di Avatar, ho sviluppato una maggiore sicurezza, sia nel modo di recitare che da un punto di vista umano”.

Sam Worthington è Jake Sully: “Volevamo espandere le sfumature del film precedente, spingerci più in là. Non si parla solo di eroi, la battaglia è nel non perdere sé stessi. Nella prima avventura, Jake aveva letteralmente dovuto aprire gli occhi, prendere coscienza di che cosa significasse avere dei sentimenti e stare dalla parte giusta. Qui c’è una naturale estensione di tutto questo. Deve difendere gli affetti e il pianeta, imparare a mettersi nei panni degli altri, capire prima di passare all’azione. Non può essere impulsivo, ha una famiglia”.

Nel cast entra Kate Winslet, che aveva già collaborato con Cameron in Titanic: “Cameron è un cineasta molto preciso, che sa bene quello che vuole. I suoi personaggi femminili non sono solo forti, ma sono dei leader naturali. Credono nell’integrità, conoscono il loro potenziale. È stato come scoprire un mondo di cui non potevo immaginare le caratteristiche, la verità”. Avatar: La via dell’acqua sarà nelle sale dal 14 dicembre distribuito dalla Disney.