Spagna, terra di passioni. Questo e altri luoghi comuni compaiono nell'ultima prova di Allen, che procede anch'essa per schemi narrativi consolidati essendo l'ennesima variante di una ronde che ha per protagonisti le due americane Vicky e Cristina e una ex coppia di artisti spagnoli, Maria Elena e Juan Antonio. Nonostante il titolo, né Vicky né Cristina sono il punto di forza della storia ma Maria Elena, che inserendosi a metà del racconto ruba loro la scena. Del resto a interpretarla è una Penelope Cruz in stato di grazia, in grado di offuscare persino la Johansson, ultima musa riconosciuta di Allen.
Se nella gara tra star Penelope brilla come mai, nel film è costretta a soccombere di fronte alle ciniche rivali, in grado di fare a pezzi anche il tenebroso Juan Antonio. In amore vince chi fugge e comunque chi domina i sentimenti. Una morale che Allen fa trasparire immedesimandosi una volta tanto nelle figure femminili: un cambio di sguardo che giova non poco al film, lieve come un leggero tocco di donna. Troppo lieve, diranno i detrattori. Invece Vicky Cristina Barcelona (questo il titolo originale) offre molti argomenti per riflettere sulla condizione umana. Basta averne voglia.