Omar, Rami e Jay, tre giovani e un lungo viaggio in auto da Abu Dhabi sino a Beirut per rendere omaggio alla tomba di un amico comune. Questa la premessa, di per sé esile e non troppo originale, su cui poggia un frizzante road-movie arabo incentrato sulle peripezie affrontate dal gruppo di amici lungo il percorso. Tra fermi di polizia, avventure sentimentali e persino un coinvolgimento diretto nella guerra civile siriana, i tre protagonisti raggiungeranno la loro meta agognata e, si spera, anche l’età adulta. Diretto dal giovane Alì Mostafa, Viaggio da Paura (in originale From A to B), e nonostante l’orribile titolo italiano, vanta due innegabili pregi: una regia accorta e padrona del mezzo (notevoli, per una commedia di questo tipo, determinate scene risolte tutte in piano-sequenza), e un approccio morbido, ma non privo di ironico criticismo, alla fondamentale unità del mondo arabo e, allo stesso tempo, alle peculiarità di ogni singola nazione che rendono la realtà, dinanzi allo sguardo spesso superficiale di noi “occidentali”, molto più sfaccettata di quanto possa sembrare in apparenza; che sia infine una commedia spensierata a battere su questo punto, è di per sé un elemento su cui sarebbe bene riflettere.