Kevin McKay è un autista di scuolabus. Un vissuto non idilliaco (una madre malata, un figlio adolescente che lo disprezza, quasi quanto la sua ex moglie...), si ritroverà suo malgrado a trasformarsi in un eroe.

Siamo nel novembre del 2018, quando in California, nella contea di Butte, divampa il Camp Fire, l'incendio più devastante nella storia dello Stato, che finirà per radere al suolo la cittadina di Paradise, uccidendo 85 persone con decine di migliaia di sfollati. Nel bel mezzo del disastro, ormai a fine turno, Kevin viene dirottato alla scuola elementare Ponderosa per far evacuare 22 ragazzini e la loro maestra, Mary Ludwig.

Cinque anni dopo la parentesi period-western di Notizie dal mondo, Paul Greengrass torna al suo cinema più "abituale" e porta sullo schermo (in realtà da noi solo in streaming, disponibile da oggi, 3 ottobre, su Apple Tv+, dopo la premiere allo scorso Festival di Toronto) The Lost Bus, la vera storia nella storia di quel mastodontico disastro: il regista britannico - anche autore dello script insieme a Brad Ingelsby - traduce in immagini il libro di Lizzie Johnson, Paradise: One Town's Struggle to Survive an American Wildfire, e confeziona un serratissimo survival thriller dentro la cornice di un classico disaster movie.

The Lost Bus - Courtesy of Apple Tv+
The Lost Bus - Courtesy of Apple Tv+

The Lost Bus - Courtesy of Apple Tv+ 

Da sempre cantore di un cinema capace di intrattenere partendo da fatti reali (Bloody SundayUnited 93, cinque anni dopo la tragedia dell'11 settembre, passando per Green Zone, Captain Phillips - Attacco in mare aperto, fino al più recente 22 July), Greengrass si avvale stavolta del sempre convincente Matthew McConaughey (che non faceva un film da sei anni) affiancandogli America Ferrera, brava anche lei nel ruolo della maestra chiamata al non facile compito di tranquillizzare tutti quei bambini intrappolati nel bus incandescente.

Come da titolo, ovviamente, al centro dell’attenzione del film c’è la sorte di quello scuolabus, che diventa così il microcosmo (anche) emotivo di un contesto più ampio, dove a farla da padrone è l’escalation del disastro, da una parte, e dall’altra il disperato tentativo di arginare le fiamme da parte dei pompieri, coordinati dal capo Martinez (un ottimo Yul Vazquez), costretti ad un certo tipo a dover decidere tra “combattere il fuoco o salvare vite”. 

Ed è proprio grazie al notevole lavoro sul montaggio (di Peter Dudgeon, William Goldenberg e Paul Rubell) e alla spaventosa ricostruzione di quell’incendio (anche in CGI, ma fortunatamente non troppo invasiva) che The Lost Bus procede spedito (in un paio di sequenze sembra di ritrovarsi in un remake infuocato di Speed...) – al netto di qualche momento un po’ più introspettivo (con McConaughey che si apre per lamentare i suoi fallimenti tanto come figlio quanto come padre) – mantenendo sempre alta la tensione del racconto. 

Curiosità: ad interpretare la madre e il figlio del protagonista sono Kay McCabe McConaughey e Levi McConaughey, anche nella realtà madre e figlio della star USA.