Tai chi 0 del cinese Stephen Fung non è il classico kung fu movie ed è proprio questa la sua forza. Fuori Concorso al Lido, il film -  primo capitolo di una trilogia d'azione incentrata sulla riscoperta dell'antica arte del Tai Chi - trova nel connubio tra computer grafica e stereoscopia la formula vincente per raggiungere qualsiasi platea. Catapultati nella Cina del XVIII secolo nel bel mezzo di epiche battaglie, impariamo a conoscere il giovane e coraggioso Yang Luchan (il campione di arti marziali Yuan Xiaochao) e al suo fianco combattiamo nemici di ogni genere. Spregevoli funzionari governativi, massicce macchine a vapore e pungenti baionette si oppongono al nostro mitologico eroe dando vita ad un emozionante scontro tra progresso e tradizione. Scontro che non si limita alla dimensione narrativa ma che percorre, sul piano estetico, tutta la pellicola.
Sullo schermo si alternano generi diversi, dalla graphic novel che strizza l'occhio alla tradizione fumettistica orientale, all'omaggio iniziale al cinema muto senza tralasciare l'ingerente presenza di inserti visivi e sonori che mirano a ricreare le atmosfere interattive proprie dei videogame. Ne risulta una pellicola che con la primaria pretesa di divertire, stupisce con straordinari effetti speciali e inseguendo l'idea moderna di cinema che anima i lavori di Fung riesce nell'arduo compito di sperimentare strade e soluzioni inedite.