I suoi "momenti di tenerezza" sono richiesti su una lettera che consegna all'arrivo della ragazza prescelta nella stanza dell'hotel. Lì c'è scritto cosa vuole estorcere. Come lui e come lei, sono migliaia. Laura D. (uno pseudonimo) ha 18 anni e davvero ha raccontato la sua storia di prostituzione nel romanzo Mes chères études; Joe di anni ne ha 50, è anche affabile e subito mette in chiaro: "Con i soldi oggi puoi comprare tutto, bambini, organi e persone". Dunque, la sta comprando e lei si sta vendendo. Sono i protagonisti del commercio di carne e piacere denunciato in Student Services di Emmanuelle Bercot, che senza moralismi e squallori restituisce in modo realistico l'esperienza vertiginosa e dolorosa di Laura, interpretata con semplicità da Dèborah François. Nel film - prodotto da Canal+ per la televisione in Francia e in Italia fatto circolare nelle sale grazie al coraggio di Bolero - Laura all'inizio spiega le ragioni delle sue scelte davanti alla mdp e con questa testimonianza il film si chiude, senza dirci del tutto se l'anima è sanata, il trauma confinato al passato e se un senso della famiglia e una morale sociale abbiano avuto la meglio sulla disponibilità immediata di denaro, su una effimera sicurezza.
Nel mezzo scorre una storia di sofferenza, lei che per mangiare e terminare gli studi risponde a un primo annuncio e poi ad altri ancora. Tenta anche di avere una relazione stabile con un ragazzo che l'ama davvero, ma lei gli impone di accettare un drammatico sdoppiamento di personalità: tu ami me qui, io là nell'hotel sono un'altra. Le situazioni di violenza, fisiche e psicologiche, cui Laura si sottomette malvolentieri, riservano una nausea acerba, e inquietano anche i numeri che corrispondono alla realtà: nel 2006, secondo le ricerche, oltre 40.000 studentesse francesi maggiorenni si vendevano part-time. In Italia qualsiasi tipo di indagine è naufragata. Il film denuncia l'amoralità di un sistema, la perdita di valori, la violazione squallida dell'intimità e del corpo. Evitiamo le nostre piccole ipocrisie. Vediamo il film.