Nobile mission quella de L'Altrofilm, ma di scarso profitto. Fatta salva l'attenzione per il giovane cinema italiano, non guasterebbe da parte della piccola produzione accortezza nella scelta dei progetti e zelo nella loro costruzione. Si punta tutto sul talento acerbo, come se da solo bastasse a garantire opere di qualità. Dietro Principessa di Giorgio Arcelli Fontana (classe 1981), si avverte il profilo embrionale di un autore, sensibilità estetica e gusto per la confezione - dalla composizione formale alla luce calda passando per il tappeto sonoro - non accompagnati però da un'adeguata stima per ciò che le immagini mostrano e i dialoghi dicono. Il film poteva essere un ritratto al femminile (la protagonista, Matilda, è una ragazza che vive di sogni ed espedienti), un incantato omaggio alla propria terra (una Piacenza onirica e favolistica), o un sofisticato gioco di specchi (i personaggi sono prigionieri delle proprie finzioni), e invece tutto si riduce a un'incongrua ammucchiata, dove il risultato è inferiore alla somma delle sue parti. Note sul cast: non ne esce bene Piera Degli Esposti (sic!), mentre per il suo debutto al cinema la star di Centovetrine Morena Salvino decide di spogliarsi. Per recitare invece c'è tempo.