Nato dal genio dell'ipertecnologico Mastro Geppetto, il robottino Pinocchio viene avvertito dalla Fata Cyberina che se vuole trasformarsi in bambino vero deve prima imparare a distinguere cosa è giusto e cosa sbagliato. Dotato di grande intelligenza e infinita memoria, il volenteroso burattino di latta viene però circuito dal malvagio Scamboli (la cui voce, nella versione originale, è stata affidata a Malcolm McDowell), sindaco della grigia Scamboville che - attraverso la sua ingenuità - vorrebbe portare a compimento un diabolico piano: trasformare tutti i bambini della città in ben più mansueti e omologati robot.
Adattato da Peter Svatek e diretto dal canadese Daniel Robichaud, P3K - Pinocchio 3000 si presenta quale ennesima rilettura dell'ormai intramontabile testo collodiano, stavolta trasportato di mille anni più avanti rispetto al contesto attuale e dal dichiarato intento ecologista: in un'era cibernetica popolata da più o meno avveniristici robot (i due scagnozzi del sindaco, Gatto e Volpe animatronici, sono tanto stupidi quanto poco funzionali) diventa quanto mai impellente la salvaguardia della natura umana di quei pochi esseri ancora rimasti. E' in questa chiave, allora, che dovremmo leggere la futuristica volontà di un fantoccio "inanimato" di farsi bimbo, dapprima individuando nel giusto delle sue azioni la difesa del diverso da sé per poi gioire dell'avvenuto cambiamento. Fortemente pedagogico e diretto ad un pubblico molto giovane, il film non riesce a sfruttare a pieno le infinite possibilità date dall'animazione 3D e, tutto sommato, potrebbe confondere troppo le idee a chi non avesse ancora letto il "vero" Pinocchio. Whoopi Goldberg presta la voce alla Fata Cyberina doppiata, nella versione italiana, da Platinette. Del resto, dopo la performance di Dj Francesco nel recente Robots, non potevamo sperare di meglio.