Tom Cruise torna a vestire i panni hi-tech e alla moda di Ethan Hunt, ancora una volta al centro di un’intricata rete di alleanze e tradimenti: gli ingredienti principali per uno spy thriller esplosivo.

Mission: Impossible - Dead Reckoning - Parte uno è il settimo capitolo di una delle più amate e longeve saghe d'azione di sempre, e continua a offrire emozioni mozzafiato, colpi di scena che fanno girare la testa e sequenze d'azione al cardiopalma. Diretto da Christopher McQuarrie, quest’ultimo episodio della serie Mission Impossible riporta sullo schermo Tom Cruise nel ruolo del carismatico e intraprendente Ethan Hunt, coinvolgendo gli spettatori in un'avventura adrenalinica in giro per il mondo lunga due ore e mezza.

In Dead Reckoning, la IMF (Impossible Missions Force) si trova di fronte alla sua sfida più grande. Un oscuro organismo, conosciuto solo come "l’Entità", è emerso, tramando per scatenare il caos su scala globale. Mentre Hunt e il suo team s’imbarcano nella missione, si svelano segreti e alleanze inaspettate che sfumano la linea tra amici e nemici, tra verità e menzogna. La minaccia è ovunque e in nessun luogo, e la chiave per arrivare al suo centro è la stessa che permette l’accesso a un Santo Graal immateriale per cui tutti sono pronti a lottare e morire.

Tom Cruise dimostra ancora una volta perché è la quintessenza dell’action star. A 61 anni, Cruise non mostra segni di cedimento e la sua interpretazione di Ethan Hunt che, sospeso tra un passato pieno di ombre e un futuro a rischio, è pronto a tutto. Allo stesso tempo temerario e vulnerabile, mette in mostra la determinazione e la resilienza di un personaggio che non perde mai di vista la sua squadra e non lascia mai nessuno indietro. Il cast di supporto, tra cui Simon Pegg nel ruolo del genio della tecnologia Benji, Ving Rhames come il leale Luther, Rebecca Ferguson nel ruolo dell'enigmatica Ilsa Faust e la new entry Grace, impersonata da Hayley Atwell offre interpretazioni solide, che aggiungono chimica all'ensemble.

Le avvincenti sequenze d'azione ad alta velocità si confermano un punto di forza della saga. Lanciati in un inseguimento per le trafficate strade di una Roma luminosissima per poi scendere nei vicoli di una Venezia lunare, sulle cui acque si riflette un gioco di specchi dove la mente vacilla fino a una spettacolare sequenza di base jumping che lascia senza fiato, la regia di McQuarrie scandisce un ritmo incalzante e serratissimo, ma non per questo ripetitivo. Ai momenti di suspense intensa si alterna un umorismo ben dosato, che offre brevi, ma necessarie pause prima di tuffarsi nuovamente nell'azione.

Dal punto di vista estetico, il film è un vero spettacolo per gli occhi. La fotografia cattura panorami eccezionali e scene urbane frenetiche, le scenografie ricche di dettagli e l'uso di effetti e CGI ben realizzati si fonde in modo impeccabile, creando un'esperienza visivamente coinvolgente che esalta la narrazione. Ma la tecnologia s’inserisce nella storia oltre la spettacolarità tecnica e raggiunge un’altra profondità: quella sotterranea e sempre più pervasiva dell’intelligenza artificiale, che, introducendo un senso di imprevedibilità e problematicità, permette al film di esplorare le implicazioni etiche e le possibili conseguenze dell'AI nel mondo dello spionaggio (ma non solo), sollevando domande sull’etica, l'autonomia e il ruolo in continua evoluzione della tecnologia nel campo della sicurezza globale.

Mission Impossible: Dead Reckoning è una storia autoconsistente, ma la seconda parte del film è un gancio perfetto per il sequel, atteso per la prossima estate. E sebbene la complessità della trama possa rappresentare una prova per alcuni, con il suo ritmo martellante, le scene stunt che sfidano ogni limite e i nodi dell’intrigo che si stringono a ogni svolta della narrazione, il film tiene gli spettatori sull'orlo delle poltrone dall'inizio alla fine ed è una degna aggiunta alla saga.