Ennesimo adattamento dal Dr. Seuss (Il Grinch, Ortone e il mondo dei Chi), Lorax è di una semplicità disarmante: ragazzo vuole ragazza, e il tramite è Lorax (voce di Danny DeVito, Marco Mengoni la dà all'enigmatico Once-ler), una scontrosa creatura della foresta.
Diretto da Chris Renaud e Kyle Balda, la vera regia è però quella di Chris Meledandri, il guru di Illumination Entertainment (Cattivissimo me), che dispiega CGI e 3D per un'animazione dolce, sinuosa e incantata, buona per i piccini, accogliente per gli adulti, quelli verdi ed ecologisti. Perché l'incipit è da fantascienza distopica: acquari urbanizzati, dove le piante sono di plastica, l'aria si vende e il “progresso” ha ridotto la natura a simulacro, succedaneo, brutta copia. Ci son tutte le premesse, dunque, perché la sagoma di un eco guerriero si stagli all'orizzonte, ma il ragazzino Ted (Zac Efron in originale) non si muove per spirito verde, ma per amore di Audrey (Taylor Swift), con l'indomita nonna Norma per scudiera e il furbetto del quartierino O'Hare per nemesi. Oggetto di valore un Albero di Truffula, lo scontro è ovattato, favolistico, molto interessato, e anche interessante: già, il cuore ha delle ragioni che la natura riconosce.