Lui e lei. Lui era un genio, poi si è seduto: rimane comunque architetto. Ha una moglie architetta, con cui bicicletta la domenica mattina, condivide lo studio e tanta tristezza. Lei se n'è andata in Africa, ha avuto una bambina, ora ha un altro uomo, brutto e impetuso. Si rivedono, dopo quello che fu: fu, ma non abbastanza. E' di nuovo (?) passione, si vedono, rivedono, rilasciano, ritrovano, ri...
In soldoni, sono questi i rimpianti di Valeria Bruni Tedeschi e Yvan Attal chez Cedric Kahn: Les regrets, in concorso al festival. Non rimane nient'altro da dire, se non che il film è già visto e rivisto e i due personaggi (Attal è la crasi di Antonio Monda e Daniele Vicari, Valeria la sorella di Carla Bruni...) gareggiano in passione ma anche, soprattutto lei, in stronzaggine. Con Philip Glass e pure Nina Simone in funzione ridondante ed enfatica, un film che, pur ibridando il sentimentale con il giallo (almeno nelle intenzioni del regista), non aggiunge nulla alla nostra enciclopedia cinematografica né fa venir voglia di ripassare la lezione.
Citata da Kahn, La signora della porta accanto rimane, in realtà, a qualche isolato di distanza. Amor f(o)u...