Quando la banda passò... il confine tra Egitto ed Israele, scoprì un altro mondo. Diverso e possibile. Eran Kolirin, regista e sceneggiatore televisivo all'esordio al cinema, ci regala una fiaba dolce e malinconica, tanto semplice quanto raffinata. Con stratagemmi elementari, raccolti dalla commedia come dall'aneddotica, ci rende accompagnatori della banda della polizia di Alessandria d'Egitto. Un'armata Brancaleone che grazie al talento porta la musica e la cultura araba in tournèe, "persino" in Israele. Ma sfortuna e burocrazia, questa volta, li tradiscono. Nessuno a prenderli all'aeroporto, un trombettista play-boy troppo distratto dall'impiegata che deve dargli le informazioni per sentire le stesse con attenzione. E così, per un banale scambio di collocazione e di assonanza delle lettere (Beit Ha Tikva invece di Petah Kitva, kibbutzim come chi scrive capiranno la differenza), finiscono nel deserto. Errore provvidenziale.   Per la recensione completa leggi il numero di aprile della Rivista del Cinematografo