Ladruncolo dall'animo gentile, Harry Lockart (Robert Downey Jr.) viene sorpreso nel bel mezzo di uno "shopping natalizio" e, mentre tenta di fuggire alle forze dell'ordine, si ritrova invischiato in un provino cinematografico. Sarà un successone e, di lì a poco, abbandonerà New York per raggiungere un party a Los Angeles. Qui, affiancato per volere della produzione dal detective "Gay" Perry (Val Kilmer) – il nomignolo non è solo frutto di esotiche fantasie – dovrà imparare alla svelta a muoversi come un vero e proprio investigatore privato: scherzo del destino o colpa di fortuna, "il ladro che cerca di essere un attore che interpreta un detective" s'imbatterà nell'affascinante Harmony (Michelle Monagan), amata sin dall'infanzia, ora aspirante attrice bisognosa d'aiuto. Il collegamento tra un misterioso omicidio e un altrettanto oscuro suicidio non è dei più lampanti, ma qualcosa – indizio dopo indizio – verrà fuori e la verità, come spesso accade, non sarà delle più accomodanti. Scritto e diretto dall'esordiente Shane Black (già sceneggiatore di Arma letale nonché attore che detiene il curioso record di essere stato il primo a venir trucidato in Predator), Kiss Kiss Bang Bang - solamente in parte basato sul romanzo Bodies are Where You Find Them di Brett Halliday – è forse più di una gradevole sorpresa: fondendo con stile e ritmo venature hard-boiled, azione e umorismo, Black sfrutta il linguaggio metacinematografico per dialogare direttamente con lo spettatore, trovando il più verace dei coinvolgimenti anche grazie, e soprattutto, alla performance di un Robert Downey Jr. tornato a massimi livelli. Divertimento assicurato, intreccio ben costruito e prova d'attori superba: la seconda giovinezza di Val Kilmer, ormai, è più che una semplice impressione.