Qual e' Il pezzo mancante? E' una domanda che emerge spontanea al termine della proiezione del documentario realizzato dal regista Giovanni Piperno su una delle famiglie simbolo della società italiana, gli Agnelli, fondatori di una delle più importanti industrie della penisola, la Fiat.
Scelta coraggiosa per l'autore romano, che oltre ad aver curato la regia, ha firmato la sceneggiatura e diretto la fotografia. E proprio quest'ultima sembra essere protagonista, più ancora dei personaggi e della loro storia. Insomma lodevole la scelta di narrare l'intricata dinastia Agnelli, conoscendo la loro nota riservatezza, ma il racconto rimane in superficie e i  personaggi rimangono abbozzati. Così come le interviste, seppur sapientemente miscelate con interessanti filmati dell'epoca tratti dall'archivio Fiat e Rai, vengono solo accennate, ottenendo un assaggio di quello che può essere stata la saga Agnelli.
Centrale rimane la figura di Gianni, detto L'Avvocato, e del figlio Edoardo morto suicida a 46anni, mentre gli altri componenti della famiglia rimangono ai margini. Sembra che l'autore preferisca limitarsi ad un freddo sguardo dall'esterno per capire quali erano le relazioni tra padri e figli della famiglia, focalizzandosi nel raccogliere voci ed aneddoti più da parte di amici ed ex dipendenti, piuttosto che dai componenti della famiglia stessa. Divertenti anche se poco funzionali alcuni inserti d'animazione che spezzano il ritmo narrativo farraginoso. Rimane comunque un lavoro meritevole quello di Piperno, per avere cercato di rendere l'idea del peso che questa famiglia ha avuto nella storia della società e dell'economia italiana del XX secolo. Un film che verrà apprezzato sicuramente dai nostalgici.