Non bastano un comico dalle capacità comunque notevoli e un personaggio radicalmente scorretto a fare un buon film. Lo dimostra in maniera piuttosto evidente la nuova collaborazione tra il regista Larry Charles e la star Sacha Baron Cohen. Il dittatore è un lungometraggio in cui si possono trovare una grande quantità di scene divertenti, di battute corrosive, di situazioni che possono far sorridere a denti stretti oppure far gridare all'insulto. Eppure questi fattori messi insieme tra loro non riescono a comporre un film convincente, soprattutto perché basato su una sceneggiatura troppo fragile.
In alcuni momenti la comicità ostentata dall'idea di messa in scena di Charles rimanda direttamente a quella ridanciana di molte commedie anni '80, prime tra tutte quelle realizzare dal trio Zucker/Abrahams/Zucker, ma la riproposizione di quegli stilemi risulta piuttosto insipida. Unico a risultare ancora una volta irresistibile è però Sacha Baron Cohen,che si dimostra uno stand-up comedian che davvero non ha paura di pronunciare alcuna irriverenza o di calarsi nella situazione più volgare. Se Il dittatore merita comunque di essere visto è per la sua prova fragorosa ed eccessiva.