Ancora giovani. Ancora americani. Non più ragazzi in cerca di sesso, ma donne richiamate dal miraggio di relax e benessere nelle fantastiche oasi termali della Slovacchia. Quello che troveranno, come da copione, sarà ben altro. E' nuovamente l'opulenza del capitalismo occidentale il killer torturante e da torturare nel sequel del raccapricciante e fortunato Hostel firmato Eli Roth. Meno suggestivo del prototipo, con qualche lungaggine di troppo, il film regala comunque "perle" di carne e sangue difficilmente dimenticabili: evirazioni da "urlo" per rocamboleschi giochi delle parti e finale che lascerebbe aperto più di uno spiraglio per eventuali sequel. Immediatamente smentiti dallo stesso Eli Roth, "spettatore allergico" a qualsiasi terzo capitolo delle saghe cinematografiche.